di Paolo Ficara – Organizzazione e personalità. Queste le armi messe in campo dalla Reggina all’Unipol Domus di Cagliari, per l’undicesimo turno della Serie B che chiamava Pippo Inzaghi a confermare il proprio dato statistico: mai tre sconfitte consecutive per lui in categoria. Vantaggio dei padroni di casa con Lapadula al 3′, ma Gagliolo riacciuffa la parità al 25′: entrambe le reti giungono di testa su palla inattiva. Una parità di fatto totale, che si trascinerà fino al 90′.
LE SCELTE – Inzaghi mantiene il 4-3-3 e rispetto alla sfida con il Perugia, manda in panchina Colombi, Cionek e Ricci. Dentro dal primo minuto Ravaglia – esordio in campionato per lui – Camporese e Canotto. Resta titolare Hernani come mezzala sinistra, andrà a battere tutte le palle inattive. Modulo 4-3-3 anche per Liverani, che rinuncia inizialmente a Falco ma schiera Luvumbo e Millico ai lati di Lapadula nel tridente.
SEGNO DEL DESTINO – Luvumbo evita Di Chiara al primo colpo e combina a destra con Nandez, steso da Hernani. Dalla susseguente punizione, parte il cross che consente a Lapadula di incornare a rete per il vantaggio al 3′: il destino vuole che proprio i due volti nuovi, ossia Camporese e Ravaglia, potessero fare di più. La Reggina reagisce, sfruttando la fascia sinistra grazie ad un Rivas particolarmente inspirato: buon cross per Fabbian, ma incornata centrale. Chance anche per il raddoppio sardo, con Millico che si accentra da sinistra: il destro a giro finisce di poco a lato.
IL VICHINGO – La Reggina c’è, non ha subito il contraccolpo psicologico dello svantaggio. Al 26′ un corner di Hernani da destra è ottimo per Gagliolo: stacco tra Altare e Makoumbou e colpo di testa abbastanza angolato per battere Radunovic. Un po’ il replay a porta invertita del gol di Lapadula. Dopo aver martellato per gran parte del primo a sinistra, la Reggina sfonda a destra con Canotto: il traversone basso libera Hernani sul secondo palo, ma il brasiliano preferisce controllare prima di vedere murato il proprio destro a botta sicura.
PRIMO PAREGGIO – Poche le emozioni da raccontare nella ripresa, contraddistinta comunque da una avvolgente azione palla terra della Reggina: Fabbian va a concludere con il sinistro appena dentro l’area, una deviazione manda in angolo. Ravaglia si distingue per qualche buona e coraggiosa uscita, ciò che era mancato nelle precedenti gare. Primo segno X per i calabresi, i cui cambi non incidono: esordio anche per Joel Obi. Mantenuto il quarto posto, in attesa di Genoa-Brecia: proprio i liguri saranno i prossimi importanti avversari al “Granillo”, lunedì 7 novembre in notturna.
CAGLIARI – REGGINA 1-1
Reti: 3′ Lapadula, 25′ Gagliolo
CAGLIARI (4-3-3): Radunovic; Di Pardo, Altare (85′ Obert), Capradossi, Barreca (79′ Carboni); Nandez, Makoumbou (46′ Viola), Rog (85′ Pereiro); Luvumbo, Lapadula, Millico (56′ Deiola). A disposizione: Lolic, Aresti, Dossena, Lella, Falco, Zappa, Kourfalidis. Allenatore: Liverani.
REGGINA (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo (66′ Cionek), Di Chiara (86′ Giraudo); Fabbian (77′ Obi), Majer, Hernani; Canotto, Menez (66′ Gori), Rivas (66′ Cicerelli). A disposizione: Colombi, Aglietti, Bouah, Liotti, Loiacono, Crisetig, Ricci. Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: La Penna di Roma 1
Ammoniti: Hernani, Di Pardo, Viola, Gagliolo, Obi, Lapadula