24 giugno
Anche questa mattina comincia sotto la pioggia, questa volta sottile e intermittente, che lascia presto il posto a un timido sole. Gli Azzurrini e i mini canarinhos ne approfittano per distribuire in lungo e in largo per il villaggio di Pititinga i volantini che hanno preparato ieri e invitare la comunità ad assistere alla grande sfida tra le due squadre dell’ Italia e del Brasile. I nostri prodi eroi hanno bisogno di raccogliere il sostegno e il calore dei tifosi per poter sostenere la tensione della partita e di una giornata che si presenta, sin dal suo inizio, densa di emozioni.
Alle 13.00, infatti, c’è la partita tra Italia e Uruguay, il match che decide le sorti della nazionale azzurra in questo mondiale verde oro. Le due squadre sono schierate ai nastri di partenza di fronte alla TV, carichi di energia da dispensare ai giocatori che hanno conosciuto solo qualche giorno fa. Il fischio di inizio dà il via a un susseguirsi di canti, cori, occhi sgranati e preoccupati, mani che battono per incitare, che coprono il viso per trattenere la paura di un goal subito. La partita è difficile e tesa. All’espulsione di Marchisio, Domenico capisce che qualificarsi sarà un’impresa ardua e scoppia in lacrime. Ma i suoi amici, Enrico e Aldo lo spronano a non mollare, a crederci fino all’ultimo istante. Da lì in poi è cronaca sportiva nota a tutta l’Italia: l’episodio contestatissimo del morso di Suarez a Chiellini, il goal che spegne definitivamente il sogno del mondiale azzurro, il fischio finale che chiude i giochi e costringe subito a voltare pagina. La delusione è forte e difficile da digerire: i bambini avrebbero voglia di lasciarsi trascinare giù dallo sconforto ma fortunatamente non c’è tempo per le lacrime. Occorre trovare subito la concentrazione, l’energia e la grinta per affrontare con lo spirito giusto la partita Italia-Brasile. I capitani Mondir e Ryan preparano le due squadre all’ingresso in campo con un discorso che definisce la strategia della partita e tiene alto l’umore dei giocatori.
Ore 16:00 del 24 giugno 2014. La squadra italiana e quella brasiliana scendono sul campo del Centro Sportivo “Giacinto Facchetti” della Fondazione Vida a Pititinga e si allineano a fianco di Aldo, che sarà l’arbitro della partita, mentre le note degli inni dell’Italia e del Brasile si librano nell’aria. Lo scambio dei gagliardetti delle due nazionali sancisce la fine della cerimonia d’inizio e l’avvio del gioco.
Con la telecronaca attenta e pungente di Enrico e la direzione di gioco di Aldo, che un po’ fa l’arbitro e un po’ l’allenatore, le due squadre si affrontano con decisione, coraggio e fairplay. La partita è equilibrata. Mondir guida il gioco dei compagni dell’Italia coordinando la difesa e passando la palla al bomber Antonino. All’attacco anche Erika e Domenico sono ossi duri da battere, mentre Milena al centrocampo funge da perfetta trasmissione della palla. Dall’altro lato il Brasile può contare sulla difesa della porta di Pedro: la sua difesa è una barriera che sembra invalicabile e sull’attacco fantasioso di Melk. A qualche minuto dalla fine del primo tempo, Antonino segna il goal che fa annusare una possibilità di vittoria agli azzurrini e l’esultanza è grande, ma per il momento cauta. Il primo tempo termina sull’uno a zero a favore dell’Italia e con un’uscita di Vitoria dal campo per un infortunio.
Negli spogliatoi Antonino dichiara di non essere ancora soddisfatto della sua prestazione: ha ancora molto da dare alla squadra.
Aldo fischia l’inizio del secondo tempo, con l’ingresso in campo di Adilson – uno dei bambini assistiti dalla Fondazione Vida a Pititinga – in sostituzione dell’infortunata Vitoria. La partita assume subito un ritmo più veloce: i Brasiliani vogliono recuperare a tutti i costi e guadagnarsi la vittoria. Ma il goleador della nazionale italiana Antonino segna il secondo goal e guadagna un rassicurante margine di vantaggio. Antonino si batte forte il petto: finalmente si sente orgoglioso dei risultati che sta ottenendo in campo. Il Brasile recupera immediatamente dopo con un goal di Adilson che Domenico – sostituto di Davide nel ruolo di portiere durante il secondo tempo – non riesce a fermare. Un nuovo cambio stravolge le carte in tavola per il Brasile: Vitoria supera il dolore e decide di tornare in campo, mentre Luiza decide di lasciarle il posto per permettere alla migliore amica di giocarsi la sua partita. Un fallo di mano di Ryan regala all’Italia un inaspettato calcio di rigore. La grande responsabilità spetta a Milena, che non se lo fa dire due volte e tira un calcio imprendibile che segna il 3 a 1. Un tiro talmente forte che Pedro rimane ferito alla mano. Stoicamente, decide di rimanere in campo e Aldo lo premia, regalando alla squadra brasiliana un cartellino verde, ovvero un goal. Il secondo tempo sta per finire sul 3 a 2 a favore dell’Italia, ma ci sono ancora alcuni minuti decisivi che possono cambiare il destino di questa partita.
Come andrà a finire? Quale delle due squadre solleverà la Coppa del Mondo al cielo? Sarà l’Italia o il Brasile a tornare a casa portando al petto il titolo di campione mondiale? Chi avrà pazienza di aspettare l’esito della finale Italia – Brasile, lo scoprirà tra qualche settimana. Rimanete sintonizzati sui nostri schermi.