di Paolo Ficara – Ventisette anni dopo. A livello di Serie B, la Reggina non perdeva a Cosenza dal 1996. Fu la penultima sconfitta (2-0) sulla panchina amaranto del compianto Giuliano Zoratti, poi esonerato a distanza di due settimane. Gol di Tomaso Tatti e Cristiano Lucarelli. Entrambe le calabresi mantennero la categoria.
A prescindere dal lasso temporale, la vera impresa – in negativo – è un’altra. La Reggina dispone di una squadra forte, almeno negli undici base ed in qualche primo cambio. Non è la più forte di sempre. Non è la più forte dell’attuale Serie B, anche se quei tre a centrocampo sono una rarità. Ma non è possibile perdere contro il Cosenza più debole degli ultimi 30 anni, inclusi i campionati in C.
I centrali che hanno chiuso la gara, ossia Cionek (36), Camporese (30) e Terranova (35) fanno 101 anni in tre. Per carità, anche il 20enne Mohamed Kallon riuscì a segnare ad una difesa composta da Mark Iuliano, Ciro Ferrara e Paolo Montero. Ma gli attaccanti del Cosenza, da agosto scorso, non hanno mai dimostrato di possedere chissà quale potenziale. Perdere concentrazione e/o marcatura in zona Cesarini, da gente d’esperienza, è l’ultima cosa che ci si possa attendere.
Quando si va in ritiro, pur dovendo dividere le responsabilità, è normale che l’indice sia puntato sui giocatori. Otto partite nel girone di ritorno, con tre autoreti – due da parte del solo Terranova – e tre rigori concessi. Una media impressionante. Specie per una difesa dimostratasi impenetrabile, all’andata, contro i medesimi avversari.
Il tecnico stavolta se l’è detto da solo, in sala stampa al “Marulla”, di doversi dare una svegliata. Sa benissimo di aver assistito ad una gara degna di una C a salvarsi, per contenuti tecnici. Col senno del poi, nei turni infrasettimanali, ognuno avrebbe presentato una formazione iniziale diversa. Al di là degli uomini, l’atteggiamento è stato ingiustificabile. E soltanto le ultime sei della classe “vantano” un numero di sconfitte superiore a quello della Reggina, di una o due unità.
Sabato alle 16:15 si presenterà il Parma al “Granillo”. Verrebbe da sperare nella prosecuzione di questi risultati a specchio col girone d’andata. La realtà dice che probabilmente darà forfait Hernani, che martedì a Cosenza è uscito non per nervosismo bensì per infortunio. Da valutare Di Chiara. E poi vorremmo capire se Bondo, visti e considerati gli altri rinforzi invernali, non sia degno di fare almeno un’apparizione. Nel frattempo, dopo i risultati del mercoledì, la Reggina è tornata al quinto posto.