di Paolo Ficara – Soldi e volontà. I tempi dei togati non collimano con quelli del mondo pallonaro, ma la settimana della Reggina può ancora registrare un’impennata nelle prossime quarantotto ore. Ieri si è svolto l’interrogatorio del presidente Luca Gallo presso il Tribunale di Roma, si porta avanti la tesi del malinteso circa l’accusa di autoriciclaggio. Tutto ciò, al momento, incide poco sulle vicende degli amaranto. A decidere le sorti saranno i due vocaboli di inizio articolo.
Non c’è bisogno della calcolatrice. Tra debiti (rateizzabili), stipendi ed incentivi all’esodo, servono per eccesso una ventina di milioni. Subito fra i tre ed i quattro, per chiudere la stagione 2021/22 e garantire l’iscrizione a quella successiva. Gli altri sedici (sempre per eccesso, non prendeteci alla lettera) diluibili in almeno quattro anni. Fermo restando che di società professionistiche in attivo, in Italia, al momento non ne conosciamo. Una stabilità finanziaria garantita da otto milioni di entrate fisse, che non ci sarebbero in categorie inferiori. Per la scadenza ormai imminente del 16 maggio, si spera che la Figc non sia eccessivamente severa: qualora non si facesse in tempo, scatterebbe come minimo una penalizzazione di due punti applicata sulla stagione 2022/23.
Al Bari (ovvero al suo attuale proprietario), arrivare in B ripartendo dalla D è costato ben oltre i trenta milioni in quattro anni. E forse gli è andata anche bene. Oggi chi garantisce al Catania, che nel frattempo ha perso centro sportivo e settore giovanile, di risalire fino alla cadetteria nei prossimi tre anni? Ha lasciato la Serie B nel 2015, significa che per ben sette anni ha visto trionfare altre piazze.
Adesso inciderà la valutazione del Tribunale di Roma. Prima servono i passaggi propedeutici: la nomina di un amministratore unico; la perizia che attesti il reale valore della Reggina 1914 srl. Fondamentale comprendere che l’asset Reggina oggi ha un valore, dal 16 maggio con possibile penalizzazione ne avrà un altro, mentre dopo il 22 giugno varrà zero se nel frattempo non si trova una soluzione.
Ma torniamo punto e a capo. Soldi e volontà. E qualcosa che si può ulteriormente muovere nelle prossime quarantotto ore. In pole position ci sono sempre imprenditori e dirigenti già recentemente attivi nel mondo del calcio. Serve chi sia innamorato del calcio. Serve chi sia innamorato della Reggina.