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Reggina, le motivazioni della penalizzazione: “Non dimostrata impossibilità a delegare, autorizzate altre spese”

di Paolo Ficara – Successivamente alla penalizzazione inflitta di due punti di handicap, oltre all’inibizione al massimo dirigente Luca Gallo di 45 giorni, il Tribunale Federale Nazionale ha pubblicato le motivazioni del provvedimento verso la Reggina.

L’illecito “risulta anche ammesso e riconosciuto con dichiarazioni confessorie degli stessi deferiti” si legge nel testo pubblicato sul sito della Figc. “Quanto al merito le argomentazioni difensive dei deferiti non possono condividersi; invero pur riconoscendo il verificarsi degli spiacevoli e tristi eventi dedotti dai deferiti, questi non possono ammettersi come fatti determinanti l’impossibilità sopravvenuta della prestazione (i.e. pagamento) in questione”.

 La scadenza federale dello scorso 16 febbraio era stata onorata almeno per quanto riguarda il netto ai tesserati, ma ciò per il TFN costituisce un aggravante: “Non è stata affatto dimostrata l’impossibilità di delegare (ovvero anche autorizzare successivamente) il pagamento effettuato da altri soggetti, soprattutto in un quadro delicato come quello descritto ed accaduto. Ed invero, come ammesso dagli stessi deferiti, il pagamento in questione, unitamente ad altri, fu discusso dalla Società incolpata pochi giorni prima della scadenza, più precisamente in data 11 febbraio 2022, in quella sede però si autorizzò il pagamento di altre spese, in particolare gli emolumenti dei tesserati e si decise per mancanza di fondi il rinvio al giorno successivo (i.e. 12 febbraio) il reperimento delle risorse necessarie per il pagamento degli oneri in questione”.

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