E’ stata denominata “Boreas” l’operazione contro la ‘Ndrangheta che questa mattina ha portato all’arresto in Italia di 20 persone, 13 in carcere e sette ai domiciliari. Altri nove arresti, inoltre, sono stati eseguiti in Germania. L’inchiesta, condotta dalle Procure di Catanzaro e di Stoccarda, ha consentito di fare luce sugli illeciti commessi dalle cosche di Cariati e di Cirò Marina.
Le investigazioni sono state condotte, ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio, “grazie alla collaborazione con la Procura di Stoccarda e con la polizia tedesca. Una collaborazione che risale al 1993, quando ci fu il primo pentito di ‘Ndrangheta nel territorio tedesco, Vincenzo Cavallaro, alle dichiarazioni del quale si aggiunsero in seguito quelle di un altro pentito, Rocco Covello. E’ da oltre 30 anni, dunque, che è stata certificata la presenza della ‘Ndrangheta in Germania”.
Dall’inchiesta “Boreas” sono emerse, in particolare, le estorsioni commesse in Italia e in Germania, “tanto da far pesare su questo specifico reato – ha detto ancor Curcio – l’aggravante della transazionalità”. Vittime di questo specifico reato erano soprattutto i commercianti calabresi residenti in Germania.
“Le cosche, inoltre – ha detto il procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla – si avvalevano della complicità di professionisti che operavano attraverso intestazioni fittizie di beni. Gli stessi clan erano riusciti a controllare le attività economiche di una vasta porzione del territorio tedesco grazie all’uso di ‘teste di legno’ alle quali venivano intestate le imprese, riconducibili in realtà ai componenti delle cosche”.
Nel corso dell’operazione contro la ‘Ndrangheta effettuata oggi, le autorità tedesche hanno arrestato anche un poliziotto della questura di Aalen, in Baden-Wuerttemberg. All’Ansa la polizia di Aalen ha confermato che il poliziotto di quarantasei anni è stato arrestato questa mattina, contro di lui l’accusa di aver trasmesso importanti informazioni all’organizzazione criminale. L’operazione è stata condotta in diversi Laender tedeschi (Baden-Wuerttemberg, Rheinland-Pfalz, Nordrhein-Westfalen, Saarland), il centro delle operazioni è stata l’area di Stoccarda. Diversi i capi di accusa: frodi, casi di tentato omicidio colposo, estorsione, anche imponendo ai ristoratori di scegliere particolari alimenti, traffico di droga, gravi incendi dolosi, evasione fiscale e riciclaggio di denaro. Sequestrate cinque armi di fuoco, stupefacenti, contanti e supporti di memorizzazione digitale.