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Reggina, tutto facile anche con la CastrumFavara: 3-1 al “Granillo”, ma il Siracusa è ancora a +1

di Paolo Ficara – A testa alta fino alla fine. La Reggina chiude con l’ennesima vittoria il proprio cammino interno, nella regular season della Serie D. Netto il 3-1 sulla CastrumFavara, formazione impelagata in zona playout. Ragusa, Barranco e Barillà stendono gli avversari dopo nemmeno mezz’ora, Traorè segna il gol della bandiera ad inizio ripresa.

LE SCELTE – Trocini ritrova Adejo dal primo minuto in difesa, per il resto non ci sono novità nel suo 4-3-3. Ragusa aveva accusato un fastidio a Locri, ma è titolare. Infantino risponde con un abbottonatissimo 5-4-1, anche se già nella prima parte di gara ricorrerà ad un paio di sostituzioni.

PARTENZA SPRINT – Al 10′ arriva l’immediato vantaggio amaranto. Porcino, decentrato a sinistra, fa partire uno spiovente telecomandato dalla trequarti: Ragusa stacca bene, seppur non si trovi faccia alla porta, e costringe Scuffia a raccogliere il primo pallone in fondo al sacco. Al 19′, Giuliodori da destra trova Barranco in area: l’argentino va via al marcatore ed elude l’uscita del portiere, per il 2-0.

BELLA AZIONE – Il 3-0 merita di essere raccontato con qualche dettaglio in più, per le tante persone che non sono venute allo stadio. Al 22′ Porcino lancia in profondità Ndoye, scattato senza palla: traversone basso, Ragusa intelligente nel preferire l’appoggio al tiro, Barillà appena dentro l’area fulmina Scuffia sul primo palo. Al 59′ buco a destra per i padroni di casa, e palla in mezzo per Traorè quasi appoggiato al palo, per il gol della bandiera ospite.

TENSIONE INGIUSTIFICABILE – La successiva girandola di sostituzioni spezza il ritmo ad una gara ormai incanalata. L’attenzione si sposta a Siracusa, dove la capolista fa un sol boccone della Vibonese, imponendosi per 3-0. Nervosismi ed inutili vittimismi nella pancia del “Granillo” al termine, dove viene imposto ai tesserati di non rilasciare dichiarazioni. Domenica prossima, alle 15:00, la Reggina andrà a San Cataldo per cogliere la decima vittoria consecutiva, sperando che il Siracusa non faccia bottino pieno in casa dell’Igea Virtus. Sarà l’ultimo e dunque decisivo turno di campionato, con gli aretusei attualmente a +1. Davvero non si comprende la sagra degli alibi, già innescata in città da alcuni giorni.

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