La cellula triestina individuata dall’operazione della Polizia contro l’immigrazione clandestina lungo la rotta balcanica coordinata dalla Procura di Catanzaro che ha portato all’arresto di 29 persone, gestiva la cassa del traffico di migranti. E’ quanto risulta da fonti investigative. A operare a Trieste erano tre cittadini di origine asiatica che gestivano il denaro poi riciclato in altre attività attraverso il servizio di money transfer. Il denaro veniva trasferito a piccole somme inferiori ai mille euro per non destare sospetto. I migranti pagavano cifre medie di 10mila euro a persona per essere portati da Istanbul (Turchia) al nord Europa con tappe ad Atene e altre città per poi giungere in Italia meridionale o a Trieste in nave.
Blitz contro traffico di migranti rotta balcanica, smantellata la “cassa” a Trieste: fino a 10mila euro a persona per il viaggio

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