“La Corte di Cassazione francese, confermando il rifiuto di estradare dieci ex terroristi rossi italiani, ha impugnato come motivazione il loro diritto alla vita privata e familiare. Chi è che, invece, garantirà giustizia alle famiglie vittime dei loro attentati? Chi pagherà per quello che hanno fatto? Non c’è nessuna giustizia nel dimenticare i reati”, così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale a tutela del personale dell’Arma dei carabinieri.
“Ancora una volta la Francia applica la propria legge ignorando i diritti universali e infangando il popolo italiano, il tutto proteggendo degli assassini mai pentiti. Unarma non smetterà mai di chiedere giustizia per chi ha vissuto gli anni di piombo scontando il prezzo del terrorismo politico sulla propria pelle, tra cui tanti colleghi delle Forze armate e agenti. Auspichiamo che il ministro Nordio trovi un’altra soluzione per fare trionfare la legalità e dare dignità ai familiari delle vittime, pesantemente offesi dalla decisione della Cassazione francese”.