Archiviati i successi dei primi concerti in cartellone con Articolo 31, Emis Killa, Tananai, Gigi D’Alessio e il divertente spettacolo a cavallo tra musica e comicità di Giorgio Panariello e Marco Masini, il Roccella Summer Festival è praticamente al suo giro di boa e si prepara ad ospitare un ulteriore imperdibile appuntamento. Il 16 agosto sarà infatti il turno di Francesco Renga e Nek che arrivano al Teatro al Castello di Roccella Jonica con il tour che in queste settimane li sta portando in tutta Italia, con il progetto “RengaNek” che anticipa l’uscita, il prossimo 8 settembre di un album di inediti firmato dal duo.
«I nostri live sono un’incursione nei rispettivi repertori, con tutte le canzoni più amate: da Angelo a Laura non c’è che canteremo a due voci – ha avuto modo di raccontare Filippo Neviani, Nek -. Ci sarà anche una dimensione più intima, senza il gruppo. Solo io, Francesco e il pubblico».
«I nostri spettatori sono un po’ “gemellati” – ha aggiunto Francesco Renga -. La vocalità invece è simile, ma diversa. La difficoltà più grande sarà cantare l’uno le canzoni dell’altro, le canteremo tutte a due voci, altrimenti non avrebbe senso, rimanendo se stessi, senza imitarsi. Comunque non vediamo l’ora».
Suonando così tanto insieme, i due sono diventati compagni di un percorso: come si trovano a lavorare fianco a fianco? «Con Filippo ci lega la stessa visione della famiglia – ha confermato Renga -, quell’amore totalizzante per i figli e le nostre compagne. È un vero amico che voglio abbracciare spesso, senza alcun motivo. Ammiro la sua tecnica musicale».
«C’è stima, rispetto e sintonia artistica – gli ha fatto eco Nek -. Siamo alleati. Portiamo sul palco un rapporto che esula la professione. Durante il Covid ci siamo avvicinati parecchio, condividiamo molte cose, come l’essere genitori».