Beppe Grillo si mette alle spalle la politica e torna in teatro da attore comico davvero unico, strappando risate e applausi con la sua ironia intelligente, mai banale e volgare, quasi profetica. Al Teatro Grandinetti di Lamezia sono state due ore di divertimento puro, tra risate, riflessioni e lunghi applausi. Domani si replica al Garden di Rende e venerdì al Teatro Vittoria di Diamante.
Il comico più caustico e pungente è tornato in una forma strepitosa, toccando molteplici temi di attualità nel suo one man show probabilmente più bello. Il ritorno in Calabria nelle vesti di esilarante attore comico ha offerto al pubblico, accorso al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme da varie parti della regione, il Beppe Grillo delle origini: divertente, magnetico, sagace, visionario.
Seduto al centro del palcoscenico, in cima alla scaletta che gli ha consentito alcune incursioni in platea, ha iniziato ironizzando su se stesso: “Io sono il peggiore”, il titolo dello show, motivato da stralci di giornali che in questi anni lo hanno dipinto in modo negativo. Opportunità per ribadire, piuttosto, l’eccezionalità del percorso da comico a fondatore di un partito di governo che ha attratto l’attenzione del mondo, fino in Cina e Giappone, dove è diventato popolarissimo.
Come sua abitudine ha spaziato tra argomenti locali, nazionali e internazionali: dal lato oscuro dell’ambientalismo alle silenziose guerre economiche, passando per il metaverso, l’intelligenza artificiale, fino alla religione. Uno dietro l’altro sono arrivati argomenti vecchi e nuovi, leitmotiv delle sue battaglie. Ancora una volta ne ha avuto per tutti, dall’Eni all’Inps, fino a immaginare sarcasticamente una ‘ndrangheta legalizzata che, perlomeno, paga le tasse sui miliardi di affari.
Durante lo show si è avvalso di un grande schermo posizionato alle sue spalle, sul quale sono passate immagini riferite ai temi toccati, come quelle di un allevamento olandese, dove le mucche sono allevate per estrarre cellule staminali da utilizzare per la produzione chimica di bistecche, senza essere macellate. Altro bersaglio i social, attraverso i quali da un semplice post si può risalire a qualsiasi informazione di ognuno. Da un tag del suo nome, è riuscito a scoprire tutte le informazioni private dell’autore seduto in teatro, dalla fidanzata al cane del fratello, arrivato da Melito Porto Salvo per assistere allo spettacolo. Infine, ha presentato il suo nuovo progetto.
Dopo aver fondato un partito ora tocca ad un movimento religioso, l’Altrove, pronto a farsi destinare ironicamente anche l’8×1000. Ne dava l’annuncio così nel suo blog, alla vigilia dello scorso Natale: “Oggi, alle ore 12 del giorno del solstizio d’inverno, l’Elevato ha costituito la Chiesa dell’Altrove; l’atto costitutivo della Chiesa dell’Altrove è stato consegnato agli Altrovatar e sarà divulgato il primo giorno delle rivelazioni”.
Con la sua corona di spinotti, l’Elevato Beppe Grillo, da buon Profeta a capo del nuovo credo del “non essere” in cerca di apostoli e discepoli, ha improvvisato anche qualche miracolo, trasformando una brocca d’acqua in chinotto e il testo di bigliettini del pubblico, da domande pungenti, a esternazioni di approvazione e conversione all’ ”Altrove”. Immancabile il coinvolgimento del pubblico, in particolare di chi era seduto in prima fila, diventati bersaglio di alcune gag irresistibili.
Al termine dello spettacolo ha ricevuto la maschera in ceramica, simbolo dell’Associazione Teatrale lametina I Vacantusi. Le date calabresi del tour sono coordinate dalla Show Net di Ruggero Pegna con la collaborazione, appunto, dell’Associazione Teatrale I Vacantusi nell’ambito del progetto Arteca, di Dedo Eventi e Tirreno Festival. Per lo spettacolo di domani a Rende ancora biglietti disponibili su www.ticketone.it, nei punti autorizzati Ticketone e presso le biglietterie dei Teatri dalle ore 18:00.