Grande successo per la quinta serata del Magna Graecia Film Festival a Soverato, tra musica, momenti di sensibilizzazione su temi di rilevanza sociale e approfondimenti dedicati all’arte cinematografica.
Critico, docente universitario, storico del cinema e membro della giuria MGFF, Gianni Canova è salito sul palco per una conversazione d’autore con il giornalista Antonio Capellupo, offrendo al pubblico numerosi spunti di riflessione e trasformando l’incontro in una vera lezione di cinematografia.
«Il cinema ha regalato a miliardi di persone, senza discriminazione, la possibilità di intensificare la propria vita emotiva, di sognare: è stata una rivoluzione democratica, l’unica vera grande rivoluzione del ‘900», ha affermato. Nel corso dell’incontro, Canova ha mostrato una sequenza del film Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock – suo regista preferito – illustrandone con precisione dettagli e peculiarità, per esaltare il genio del maestro del brivido.
Incalzato dalle domande di Capellupo, Canova ha affrontato anche il rapporto tra cinema e letteratura, evidenziandone le differenze strutturali e percettive:
«Cinema e letteratura sono due linguaggi diversi, con ritmi e tempi differenti. Ed è giusto che differiscano», ha affermato. Ha poi sottolineato come il meccanismo della proiezione mentale del lettore può generare discrepanza tra l’immaginazione personale e l’adattamento cinematografico: «La delusione “del fantasma” nasce quando leggendo un libro ti costruisci un tuo film mentale, che inevitabilmente sarà diverso da quello realizzato dal regista. Al contrario, invece, a volte il film può piacere molto di più».
Particolarmente interessante la sua opinione sull’IA «L’intelligenza artificiale sta ridefinendo i contorni del nostro rapporto con la tecnologia», ha affermato «Ho qualche dubbio che adesso possa generare un atto creativo assoluto, prerogativa tipica dell’essere umano che nasce dal bisogno di rispondere alla consapevolezza della nostra precarietà, questo le macchine non possono farlo».
Ha ancora senso parlare della sacralità della sala cinematografica? Per Gianni Canova, la risposta è netta: «Certo che ce l’ha. Qual è la differenza tra vedere un film al cinema e vederlo su un computer o in TV? Ce ne sono almeno tre», ha detto. «Primo: il buio del cinema. A casa hai distrazioni che ti impediscono di considerare lo schermo come l’unica fonte di attenzione. Secondo: lo schermo è più grande di te, non come il pc e il telefono. Ciò che è più grande di te può diventare un mito. Ciò che è più piccolo, no. Terzo: la mia generazione, cresciuta guardando film in sala, ha sviluppato la mentalità dello stratega. Sul grande schermo devi tenere sotto controllo un campo visivo ampio, fatto di segni cromatici, ritmici, fonici. Costruisci connessioni, reti, legami. Su un telefono eserciti lo sguardo del cecchino, cogliendo maggiormente dettagli».
«Il mio sogno – ha concluso – è che lo spettatore di domani sia insieme cecchino e stratega, che sappia cogliere i dettagli ma di metterli in connessione con tutto il resto per il piacere di generare senso, come solo gli esseri umani sanno fare».
La seconda Conversazione d’autore della serata ha avuto come ospite l’attore Juri Tucci, protagonista del film La vita da grandi, esordio cinematografico della regista Greta Scarano, ha spiegato il suo approccio alla costruzione del personaggio di Omar: «Ho conosciuto i fratelli Tercon, i protagonisti del libro da cui è tratta la storia, direttamente sul set e sono rimasto colpito dall’ironia di Damiano e dall’energia di Margherita. Due presenze straordinarie che mi hanno ispirato fin da subito».
Juri ha raccontato l’atmosfera sul set: «Con Matilda De Angelis, che interpreta la sorella del mio personaggio, abbiamo lavorato molto insieme nella fase preparatoria. Ci siamo aiutati a vicenda. È stato incredibile, tra noi c’è stata fin da subito una forte chimica. Greta Scarano, la regista, ha creato un’atmosfera calda e rilassata sul set e non potevo che trovarmi in perfetta sintonia e dare il massimo in questa sua opera prima». Oltre alla sua prova cinematografica, Tucci ha parlato anche del progetto teatrale AutisME, uno spettacolo da lui ideato e dedicato al tema dello spettro autistico, che ha ricevuto ampi consensi e lo ha portato anche all’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i suoi modelli e riferimenti artistici, Tucci cita con entusiasmo Charlie Chaplin, Stanlio e Ollio, Gigi Proietti e Paolo Villaggio, figure che hanno influenzato il suo linguaggio scenico. Alla domanda su con chi vorrebbe lavorare in futuro, non ha avuto dubbi: «Sogno di essere chiamato da Matteo Garrone o dai fratelli D’Innocenzo». Il programma è poi proseguito con la proiezione del film “La vita da grandi” di Greta Scarano.
Tutte le serate della manifestazione, ideata e diretta da Alessandro e Gianvito Casadonte, sono presentate dai conduttori Carolina di Domenico e Marco Maccarini. A salutare il pubblico in apertura, il Dirigente generale dipartimento turismo della Regione Calabria, Raffaele Rio. Sono saliti inoltre sul palco Luca Capacchione e Jacopo Curcio, curatori della rassegna documentari del MGFF alla prima edizione, in collaborazione con Picentia Short Film Festival, e l’attrice Giulia Elettra Goretti, protagonista di Limbo, uno dei corti in gara del regista Andrea Waltz.
Spazio anche alla medicina, con la partecipazione del medico oncologo Francesco Cognetti, curatore del Magna Graecia Salute, e Raul D’Alessio, specialista in Ortognatodonzia. Il momento musicale della serata ha ospitato il rapper calabrese Camilway, reduce dalla partecipazione a Nuova Scena, il talent targato Netflix, molto apprezzato tra i giovanissimi del pubblico. L’artista si è esibito eseguendo i suoi brani più celebri Calabria sugnu ‘cca e Era na sira ‘e Maggiu.
In apertura il Magna Graecia Film Off, il prefestival ideato per raccontare e valorizzare le eccellenze del territorio calabrese “dove le belle storie trovano casa”, ha visto ieri la presenza del prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, che ha trattato temi centrali per la cittadinanza come la sicurezza del personale sanitario, la prevenzione delle dipendenze e il divertimento consapevole tra i giovani.
Il Prefetto ha sottolineato con decisione come l’abuso di alcol tra i minori sia una problematica che va affrontata non con la repressione, ma attraverso prevenzione e sensibilizzazione. Tra le iniziative già operative, spicca l’accordo per il “Bollino Blu”: «Chi lavora con noi ha tutto da guadagnare» ha affermato De Rosa, prevedendo sanzioni per i locali che somministrano alcolici ai minorenni, videosorveglianza, addetti ai controlli, rispetto delle capienze e un codice di condotta per gli avventori.
Il prefetto, insieme a Silvana Aiello Bertucci, presidente dell’Associazione Nazionale Mogli Medici Italiani (ANMI), sezione di Catanzaro, ha successivamente posto l’accento sulle crescenti aggressioni al personale sanitario in Calabria: «Ci battiamo da sempre per tutelare i medici e gli operatori sanitari, spesso costretti a lavorare in contesti difficili. È già operativo un sistema di “alert rapido” che consente l’intervento prioritario delle forze dell’ordine nei casi di emergenza». L’obiettivo è duplice: prevenire e favorire un maggiore rispetto verso la fondamentale figura del medico.
Nel dibattito è intervenuto infine Ampelio Anfosso, presidente della Cooperativa Zarapoti, che ha illustrato il lavoro portato avanti dall’unità di strada accreditata dalla Regione Calabria, attiva tra Catanzaro, Soverato e Lamezia Terme.
Con l’ausilio di un camper-ufficio mobile, gli operatori di strada, formati anche per il primo soccorso, intercettano i giovani nei luoghi della movida notturna, utilizzando strumenti come l’etilometro per avviare un dialogo educativo e diretto, nel segno della lotta alle dipendenze patologiche: «Siamo pochi, ma facciamo il possibile. La nostra presenza costante ha consolidato la relazione con i ragazzi. Cerchiamo di trasmettere il valore della vita e l’importanza di un sano divertimento, per tornare a casa sani e salvi».
Sul palco del MGFF OFF, infine, il produttore Ermanno Reda e il regista Gianfranco Confessore, della casa di produzione Tempi Moderni hanno presentato il loro nuovo ambizioso progetto d’avanguardia intitolato The Gift con l’ausilio della Calabria Film Commission. La storia ruota intorno alla figura dell’imperatore Federico II di Svevia in un thriller storico-fantasy dalle tinte noir ambientato in Calabria; un esperimento in un mondo distopico tra futuro e passato per il quale sono state utilizzate tutte le più moderne tecnologie a corredo degli effetti visivi e nelle scenografie più complicate.
Stasera giovedì 31 luglio sul palco del MGFF sarà ospite di una conversazione con Silvia Bizio – responsabile dei talent internazionali – l’attesissimo Giancarlo Esposito, uno degli attori più carismatici del panorama cinematografico e televisivo, noto per le sue collaborazioni con Spike Lee, protagonista della serie cult Breaking Bad, iconico villain in The Mandalorian e The Boys.
Sesto film in concorso sarà “E se mio padre “, di Sole Tonnini, con il cast presente in arena capitanato da Massimo Ghini, Dino Abbrescia, Leonardo Ghini, Luca Scapparone. Prevista anche la performance musicale di Chiara Galiazzo. Al Supercinema, dalle 18.30, le proiezioni “Piena di Grazia”, di Andree Lucini nella sezione documentari e “Puan-il professore” di Maria Alché e Benjamin Naishat.
Sesto film in concorso sarà “E se mio padre “, di Sole Tonnini, con il cast presente in arena capitanato da Massimo Ghini, Dino Abbrescia, Leonardo Ghini, Luca Scapparone. Prevista anche la performance musicale di Chiara Galiazzo. Al Supercinema, dalle 18.30, le proiezioni “Piena di Grazia”, di Andree Lucini nella sezione documentari e “Puan-il professore” di Maria Alché e Benjamin Naishat.
Il Magna Graecia Film Festival è sostenuto dal Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria – brand della Regione Calabria – Assessorato al Turismo – Calabria Film Commission e Comune di Soverato. Grandi brand nazionali e regionali abbracciano la sfida culturale del Magna Graecia Film Festival: Poste Italiane, Banca Montepaone, Webgenesys, l’Amaro del Capo, Calabria Motori. Le Colonne d’Oro consegnate ai protagonisti della kermesse portano la firma del brand GB Spadafora.
L’ingresso a tutti gli eventi del Magna Graecia Film Festival, in arena e al Supercinema, è gratuito, senza prenotazione, sino ad esaurimento posti. Nello specifico, in arena, si potrà accedere dalle ore 20 e la serata avrà inizio alle ore 21.