Proseguono gli appuntamenti del Magna Graecia Film Festival. La quarta serata del 29 luglio porta a Soverato le personalità del cinema che compongono la giuria delle opere prime e seconde in concorso. Grande commozione tra il pubblico per Il Ragazzo dai pantaloni rosa, film della regista Margherita Ferri.
Nicola Guaglianone, Gianni Canova, Ester Pantano, Alessio Lapice, insieme a Giorgia Farina, sono i componenti della giuria del MGFF che valuterà le opere prime in concorso. Nella conversazione d’autore con il giornalista Antonio Capellupo i primi quattro giurati hanno parlato del loro rapporto con le opere prime e gli esordi alla regia.
Ad aprire il dibattito, lo sceneggiatore Nicola Guaglianone: «Non vi è, in fondo, una reale frattura tra un’opera prima e quelle successive. La sincerità e un punto di vista originale sono i due elementi fondamentali per un’opera prima. La sincerità è la capacità di trasmettere emozioni, senza magari piegarsi a quello che il pubblico vuole. Bisogna mostrare la realtà da un’altra prospettiva».
Per Alessio Lapice invece, l’atmosfera irripetibile che si respira sul set di un’opera prima, in cui il coinvolgimento tra attori e regista è totale, è impagabile: «C’è un legame viscerale, una passione autentica che attraversa ogni fase del lavoro. È una fortuna poter vivere un momento così intenso, è come vedere il film dentro il film. Quando assisto a un esordio, penso alla strada che il regista ha percorso per arrivare fin lì, alla fatica, ai sogni che lo hanno spinto fino a quel momento».
«Sono molto affascinato dagli esordi, le opere prime anche quando sono acerbe o imperfette, spesso rivelano un’idea, un mondo, uno sguardo da scoprire. Quello che colpisce nei registi esordienti è la coscienza che un film è, prima di tutto, il frutto di un lavoro di équipe. Non c’è arroganza, che una volta era una prerogativa anche agli inizi, ma un senso autentico di collaborazione» ha affermato il critico e storico del cinema Gianni Canova. I film selezionati nel contesto Magna Graecia Film Festival – siano essi ispirati a storie reali o frutto di pura invenzione – restituiscono un panorama estremamente ricco e variegato, ha osservato Canova: «I film, diceva Fassbinder, quando sono davvero tali, liberano la testa. Quelli del MGFF sono vere vitamine per la mente e proteine per l’anima».
L’importanza della rappresentazione femminile nella scrittura cinematografica è l’elemento fondamentale rimarcato dalla talentuosa attrice Ester Pantano: «Scelgo progetti dove le donne siano raccontate con profondità, non come comparse. Mi affascina ciò che viene definito straordinario, ma che in realtà è la normalità. Una cosa che ho notato è che nelle opere prime si è tutti particolarmente attenti al lavoro di tutti, mentre in altri contesti molte cose si danno per scontate perché già le si sanno fare». L’attrice ha poi emozionato il pubblico con l’interpretazione a cappella de Lu pisce spada di Domenico Modugno ed è stata omaggiata sul palco con il premio Megna.
La seconda conversazione d’autore della serata ha avuto come protagonista Margherita Ferri, regista del Film Il Ragazzo dai pantaloni Rosa caso cinematografico italiano del 2024. Ispirato alla vicenda di Andrea Spezzacatena, prima storia di cyberbullismo riconosciuta nel nostro Paese, il film è arrivato ad oltre 200.000 studenti e studentesse nelle scuole di tutta Italia, e non solo.
«Ho conosciuto la storia di Andrea nel 2012. Una tragedia improvvisa, inaccettabile: un ragazzo di quindici anni che decide di sparire da questa terra perché preso in giro dai coetanei. Il libro da cui è tratto il film è scritto dal punto di vista della mamma di Andrea, Teresa Manes. Ma nel film ho voluto restituire lo sguardo di Andrea, con un voice over che conserva anche una nota autoironica. Un tributo alla sua vita. Proprio Teresa ci ha detto: “Vorrei che questo film fosse pieno di vita, come era mio figlio”. Ho cercato di rispettare questo desiderio».
La regista ha spiegato il suo punto di vista su come si riesca a raccontare un dramma così profondo: «La chiave è il rispetto, un principio etico per me irrinunciabile» ha affermato Ferri con fermezza «raccontare senza sensazionalismi, senza sfruttare la tragedia, ma con onestà e delicatezza, cercando di trasmettere un messaggio universale che possa magari anche cambiare la vita di qualcuno». Interpretato da Samuele Carrino nei panni di Andrea e da Claudia Pandolfi nel ruolo della madre, il film ha avuto un impatto profondo anche fuori dai confini nazionali: «L’ho presentato in Svezia, in Giappone, e ovunque il pubblico ha colto il messaggio. È stato meraviglioso, al termine delle proiezioni, vedere persone di tutte le età sentirsi libere di condividere la propria storia di bullismo o umiliazione». La serata è poi proseguita con la proiezione del film, particolarmente apprezzato dal pubblico presente, che è uscito commosso dall’arena.
A condurre la serata sono stati i presentatori Carolina di Domenico e Marco Maccarini. Sul palco è salita anche Isabella Mari, regista del documentario Si dice di me. Infine, un omaggio al giornalista Guido Talarico, premiato sul palco con la colonna d’oro del maestro G.B. Spadafora per il suo percorso professionale nel campo dell’informazione e il costante impegno nella promozione culturale a sostegno dei giovani talenti.
La giornata di ieri ha visto anche il debutto del nuovo progetto Magna Graecia Politics, curato dal giornalista Tommaso Labate che ha tenuto un confronto con la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Stasera mercoledì 30 luglio sul palco del MGFF sarà Gianni Canova il protagonista della conversazione d’autore. Momento musicale con l’artista Camilway. Quarto film in concorso sarà “La Vita da Grandi“, di Greta Scarano con ospite Yuri Tuci. Al Supercinema, dalle 18.30, Rassegna di Cortometraggi, a cura di Picentia Short Festival e “Flow” di Gints Zibalodis.
Il Magna Graecia Film Festival, ideato dai fratelli Alessandro e Gianvito Casadonte, è sostenuto dal Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria – brand della Regione Calabria – Assessorato al Turismo – Calabria Film Commission e Comune di Soverato. Grandi brand nazionali e regionali abbracciano la sfida culturale del Magna Graecia Film Festival: Poste Italiane, Banca Montepaone, Webgenesys, l’Amaro del Capo, Calabria Motori. Le Colonne d’Oro consegnate ai protagonisti della kermesse portano la firma del brand GB Spadafora.
L’ingresso a tutti gli eventi del Magna Graecia Film Festival, in arena e al Supercinema, è gratuito, senza prenotazione, sino ad esaurimento posti. Nello specifico, in arena, si potrà accedere dalle ore 20 e la serata avrà inizio alle ore 21.