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A Corigliano-Rossano la proiezione del film “Il monaco che vinse l’Apocalisse”: un omaggio alla bellezza della Calabria e alla figura di Gioacchino da Fiore

L’offerta culturale della Città di Corigliano-Rossano impreziosita dalla proiezione di un film visionario e misterioso di Jordan River, in corsa per i David di Donatello 2025.

“Il Monaco che vinse l’Apocalisse” sarà infatti proiettato nei giorni 6, 8, 9 e 10 febbraio presso il cinema-teatro Metropol. Un film che mescola elementi di dramma religioso e apocalittico, creando una narrazione tanto complessa quanto affascinante. In quest’opera, il monaco protagonista diventa un simbolo di speranza e di resistenza di fronte ad una catastrofe spirituale imminente che sembra minacciare l’intero universo della fede.

“Il film diretto da Jordan River – dichiara l’Assessore alla Cultura, Giovanni Pistoia – segue il percorso spirituale di Gioacchino da Fiore, che dopo un viaggio in Terrasanta si distacca dal mondo per dedicarsi allo studio delle Scritture. Dopo il suo ritorno in Italia, si ritira in un monastero sulle falde dell’Etna, poi a Guarassano, vicino Cosenza, dove si riunisce con il padre, che lo dava per disperso.

La città di Corigliano-Rossano è onorata di essere tra le mete di questo film, poiché il fascino della trama si coniuga con la valorizzazione del territorio calabrese, in primis della Sila, dove è stato ambientato. Uno splendido e sentito omaggio alle bellezze e peculiarità della nostra regione, che merita di essere visionato e apprezzato e conferma la Calabria quale set cinematografico di caratura internazionale. Diverse le aree interessate, dalla nostra Città di Corigliano-Rossano al Parco Nazionale della Sila, dal Parco Nazionale del Pollino a San Giovanni in Fiore, solo per citarne alcune”.

“Il regista Jordan River – aggiunge l’assessore al Turismo, Costantino Argentino – è considerato uno dei pionieri in Italia del cinema tridimensionale. La proiezione del film nella nostra città consentirà, soprattutto ai più giovani, di conoscere il pensiero e l’opera di Gioacchino da Fiore. A partire dal Medioevo, per giungere sino ai giorni nostri, la figura umana e filosofica di Gioacchino da Fiore, infatti, non manca di affascinarci, continuando a porre domande di portata universale. Il film “Il monaco che vinse l’Apocalisse” si configura come una vera e propria “mappa visuale” dei principali snodi, filosofici ed esistenziali, della vita di Gioacchino. L’opera, come già ampiamente evidenziato dalla critica, si sofferma, attraverso un’estetica sperimentale e una densa sceneggiatura, sui motivi di attualità del filosofo e teologo italiano, valorizzandone il messaggio finalizzato a cogliere il senso ultimo dell’esistenza”.

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