“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Scontri derby, i consiglieri comunali di Catanzaro: “Perché ancora nessuna ricostruzione ufficiale e veritiera? Questura e Prefettura di Cosenza diano risposte veloci e serie”

“A circa 72 ore dai fatti del derby, ancora non abbiamo una ricostruzione veritiera e ufficiale, da parte di questura e prefettura di Cosenza, su quanto accaduto domenica. Perché?”. A chiederlo, in una nota congiunta e trasversale ai partiti, sono 21 consiglieri sui 30 che compongono il Consiglio comunale di Catanzaro – tra i quali il presidente dell’assemblea Giandomenico Bosco – in relazione agli scontri che hanno fatto seguito al derby di serie B di domenica scorsa Tra Cosenza e Catanzaro.

“Tutte le informazioni trapelate sulla stampa, molte delle quali risultate poi false come la presunta aggressione a bambini da parte della tifoseria catanzarese – proseguono – sembrerebbero state fornite (ad arte?) proprio da fonti vicine agli inquirenti della città bruzia a giornalisti ‘amici’, come rivelano alcune fonti di stampa della stessa città di Cosenza, e in questo percorso di disinformazione la Rai Calabria ha avuto un ruolo strategico. Perché? Serviva, per caso, a coprire una pessima pianificazione dell’evento e della gestione dell’ordine pubblico? Al di là della condanna per ogni episodio di violenza appare chiaro che esistono palesi anomalie ed infatti ecco alcuni interrogativi”.

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Gli interrogativi riguardano, tra l’altro se le forze dell’ordine erano sufficienti per il servizio e perché “non si è stati in grado di garantire la sicurezza dei rappresentanti della società oggetto di aggressione in tribuna” e “nessun tifoso del Cosenza è stato fermato”. I consiglieri chiedono anche di sapere “si è consentito che la tifoseria catanzarese venisse fatta oggetto durante tutta la partita di lancio di fumogeni, bombe carta, pietre, bottigliette d’acqua e addirittura venissero puntate contro il settore batterie di fuochi di artificio” senza l’intervento di steward o forze dell’ordine.

Inoltre viene chiesto perché non è stata presidiata la rotatoria del McDonald “dalla quale partono oggetti contro i tifosi del Catanzaro” ma nessun tifoso del Cosenza “viene fermato o identificato”. “Perché – chiedono ancora i politici – i video che riprendono la realtà vengono tagliati ad hoc dalla Rai? Chi ha danneggiato i bus dei tifosi catanzaresi? Perché non si è dato credito alle testimonianze sui social di esponenti della tifoseria cosentina su quello che è realmente accaduto?”.

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“Semplici domande – concludono – alle quali le autorità competenti di Cosenza crediamo debbano dare risposte veloci e serie. Auspichiamo che gli organi competenti facciano piena luce sull’accaduto. Perché il rischio, certezza oggi, è che tutto ciò non faccia altro che danneggiare la città di Catanzaro e l’Us Catanzaro in un momento storico e delicato. E non vorremmo che oggi i catanzaresi continuassero a pagare strane e sconosciute regie che minano sempre più a demolire il Capoluogo di Regione”.

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