“Vergognose e tendenziose sono le ricostruzioni fatte nel dopo derby tra Cosenza e Catanzaro. La ricostruzione arbitraria e faziosa del Tg 3 Cosenza rasenta la denuncia. L’art. 656 del Codice Penale recita testualmente “Chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato [265, 269, 501, 658], con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309″. Riteniamo da cittadini che pagano il canone e quindi gli stipendi dei giornalisti della sede Rai di Cosenza che l’informazione dev’essere corretta e, soprattutto, verificata. Di fatto è stata alterata la verità dei fatti perché nel video utilizzato dalla redazione cosentina e poi dal TG1 si è modificata una notizia lapalissiana: gli incidenti tra opposte tifoserie sono state scatenate da un vero e proprio agguato organizzato da sostenitori rossoblu che hanno bersagliato la lunga carovana di mezzi che stavano riportando a casa i tifosi catanzaresi con torce, bombe carta e pietre. Il video utilizzato per il servizio da parte dei giornalisti cosentini diceva proprio questo, ma nulla di questo è stato riportato ai cittadini. Questa è stata l’ultima, in ordine di tempo, delle provocazioni dei tifosi di casa nei confronti della tifoseria catanzarese. Basti pensare che nello stadio c’è stato un clima di odio verso la società del Catanzaro che ha dovuto abbandonare la tribuna autorità. Durante la partita c’è stato un lancio continuo di oggetti verso il settore ospite. Persino a fine gara nei confronti della squadra che stava festeggiando la vittoria c’è stato un lancio di petardi e fumogeni. E non si permetta nemmeno il sindacato di Polizia della Questura di Cosenza di puntare il dito solo ed esclusivamente nei confronti della tifoseria giallorossa. La colpa è solo del pessimo servizio d’ordine. Chiediamo al Sindaco e al Consiglio Comunale di Catanzaro e alla deputazione catanzarese di alzare la voce. Di pretendere una immediata rettifica da parte del TG3 e soprattutto dal TG1 e ai massimi esponenti politici della città Wanda Ferro, in primis, in qualità di Sottosegretario all’Interno di verificare l’operato del Questore di Cosenza e dei suoi uomini”.
Lo afferma in una nota l’associazione culturale ‘Petrusinu Ogni Minestra’.