di Paolo Ficara – L’equilibrio della Serie B. Il nono turno di campionato presenta sul cammino della Reggina l’indigesto Fabio Pecchia, che già nella passata stagione ne aveva stoppato il cammino alla guida della Cremonese. Nonostante il suo Parma sia falcidiato dalle assenze, al “Tardini” finisce 2-0 per i padroni di casa. A segno due difensori: al 51′ Oosterwolde ed al 74′ Valenti feriscono l’entusiasmo degli oltre 2.000 tifosi amaranto al seguito.
LE SCELTE – Confermate le indicazioni della vigilia: Inzaghi sceglie Canotto al posto di Ricci come ala destra nel 4-3-3, confermato il resto della formazione che ha battuto il Cosenza. Tante le novità di Pecchia, molte delle quali obbligate: out i portieri Buffon e Chichizola, i centrocampisti Bernabè e (per squalifica) Juric, le mezzepunte esterne Man e Mihaila. Ducali con il 4-4-2, Vazquez in mezzo al campo, due terzini a fare gli esterni alti e Benedyczak di punta con Inglese.
FABBIAN E CANOTTO – Gara abbastanza equilibrata, le prime occasioni corrispondono a due inzuccate: quella di Inglese su cross di Hinaut finisce fuori, puntuale Fabbian sul traversone di Di Chiara ma Corvi si oppone sulla conclusione centrale. Lo stesso Fabbian poi viene ostacolato in maniera dubbia da Oosterwolde in area: si rialza, l’avversario lo sgambetta, l’arbitro Fabbri di Ravenna lascia correre e non va nemmeno al var. Canotto ha sui piedi il pallone che può spezzare gli equilibri, nel recupero del primo tempo: Fabbian da centravanti navigato lo smarca in area, posizione ottima per un mancino, ma l’ex Frosinone preferisce sistemarsela sul destro per tirare debolmente sul primo palo. Facile per Corvi.
CONTROPIEDE LETALE – La Reggina inizia col piglio giusto nella ripresa, ma un contropiede del Parma da calcio d’angolo a favore dei calabresi diventa letale: Oosterwalde si invola al 51′, il suo sinistro dal limite fulmina un incerto Colombi per il vantaggio ducale. Inzaghi però sembra soddisfatto della prestazione, con i suoi uomini costantemente presenti nella metà campo avversaria, ed attende dieci minuti per intervenire con i cambi.
MOVIMENTO CINQUE PUNTE – Dentro Gori e Ricci per Hernani e Canotto. La Reggina gioca praticamente a cinque punte, perchè Fabbian va costantemente a fare da secondo centravanti, con Menez qualche passo indietro. L’interista manda alto un cross di Di Chiara. C’è però il raddoppio del Parma, che al 74′ esegue con bravura e fortuna uno schema su palla inattiva: Vazquez no look in profondità, Tutino da posizione laterale probabilmente tira, ma il suo diventa un assist per Valenti che manda in rete da pochi passi.
ARBITRAGGIO A SENSO UNICO – Finisce 2-0, Corvi raramente viene messo in difficoltà, significa che la sconfitta è meritata. Ciò che la Reggina non merita è l’atteggiamento della quaterna arbitrale. Cosa viene a fare a Reggio il presidente della Lega B, Mauro Balata, se poi si deve assistere ad una continua non applicazione del regolamento sul fuorigioco? Passi – ma neanche tanto – la mancata revisione al var dell’intervento su Fabbian in area, ma nella ripresa si è alzata per l’ennesima volta la bandierina per Canotto involato potenzialmente a rete. Con gioco immediatamente interrotto, contro il regolamento. E qualche minuto dopo non è stato affatto applicato lo stesso metro a Tutino, anzi, in posizione irregolare lo si è lasciato tirare. Inizia a venire fuori l’equilibrio della Serie B: la Reggina viene agganciata da Frosinone e Genoa e superata dalla Ternana, in attesa di Bari-Ascoli.
PARMA – REGGINA 2-0
Reti: 51′ Oosterwolde, 74′ Valenti
PARMA (4-4-2): Corvi; Delprato, Osorio, Valenti, Oosterwolde; Hainaut (55′ Zagaritis), Estevez, Vazquez (88′ Sohm), Coulibaly (46′ Bonny); Inglese (71′ Tutino), Benedyczak (54′ Ansaldi). A disposizione: Maliszewski, Borriello, Balogh, Charpentier, Circati, Buayi, Sits. Allenatore: Pecchia.
REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara (83′ Giraudo); Fabbian, Majer (83′ Crisetig), Hernani (63′ Gori); Canotto (63′ Ricci), Menez, Rivas (75′ Cicerelli). A disposizione: Ravaglia, Bouah, Camporese, Liotti, Loiacono, Lombardi, Obi. Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Ammoniti: Coulibaly, Oosterwolde, Majer