La solidarietà scattata attorno all’accaduto, ed in particolare modo alla famiglia della vittima e congiunti, legata alla brutale aggressione invita ad una concreta e responsabile riflessione. Quanto subito, infatti, dal giovane imprenditore vibonese Massimo Cacciatore, 52 anni, stimato cittadino e consorte della consigliera comunale avv. Laura Pugliese e titolare di un’attività di assistenza tecnica in via Francesco Protetti’, colpito a bastonate da due energumeni incappucciati e armati di manganelli, va oltre ogni confine di tolleranza, per cui occorre prendere atto che non basta, come al solito, la solidarietà e la vicinanza di politica, istituzioni, enti, cittadini e quanti rappresentano le articolazioni del territorio. Questo vuol dire che E’ giunto il momento di andare oltre per affrontare il fenomeno, non ultimo, con le più adeguate iniziative di legge.
Per “Ali di Vibonesità”, l’Associazione storico culturale che è intensamente impegnata a creare momenti di confronto e proposte a chi di competenza sulla vita del territorio, “l’episodio di via Protett’, alla luce delle prime indagini, impone una sostanziale immediata pesa d’atto per evitare che l’atroce sistema di aggressione perpetrato, da parte di due mascalzoni, si ripeta ed in ogni caso costituisca preoccupazione per il futuro del cittadino e soprattutto per l’anziano indifeso”. Come accaduto per il passato la corale protesta della città non è passata inosservata anzi è servita a confermare quanto sia coesa la forza di reazione soprattutto politico sociale e istituzionale di fronte a questi assurdi fenomeni che avviliscono l’ambiente proprio perché colpiscono la libertà individuale di un cittadino.
Massimo Cacciatore, grazie al tempestivo intervento di un’autombulanza del 118, ieri sera è stato ricoverato nella chirurgia di urgenza dell’unità operativa di Pronto Soccorso, attivata quale settimana addietro dalla Commissione straordinaria guidata dal Prefetto Vittorio Piscitelli con il neo Direttore Sanitario Ilario Lazzaro ed il direttore dell U.O. Enzo Natale, dove ha ricevuto le più necessarie cure del caso. Una iniziativa che funziona a dovere se è vero che anche nel caso di quest’ultimo grave accaduto è stato possibile attivare tempestivamente il servizio di emergenza. Ed oggi Massimo Cacciatore è monitorato e assistito adeguatamente.
“Vibo Valentia resta comunque fortemente turbata dalla natura dell’episodio e le possibili conseguenze – aggiunge “Ali di Vibonesità” – per cui il Prefetto Anna Aurora Colosimo potrebbe avere a disposizione tutte le motivazioni per convocare d’urgenza il Cosp, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, coinvolgendo in questa circostanza altre autorità locali, rappresentanti di amministrazioni statale, locali e dell’Ordine giudiziario, per avviare una discussione sullo stato più complessivo della sicurezza, assumendo le più idonee determinazioni. La mobilità di queste ultime ore conferma – conclude “Ali di Vibonesità” – la rete di condivisione che unisce la città e ribadisce la necessità che vengano assunti adeguati provvedimenti per smorzare sul nascere le barbare velleità di chi non conosce il senso del rispetto della dignità e libertà di ogni cittadino. Intanto il sindaco Enzo Romeo, gli Assessori ed il Presidente del Consiglio Antonio Iannello, il Coniglio Comunale nella sua interezza anno severamente condannato il vile attentato ed espresso piena solidarietà allo stesso Massimo Cacciatore, a Laura Pugliese Consigliera Comunale e alla famiglia.
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Vibo, sull’aggressione a Massimo Cacciatore “Ali di vibonesità” invita il prefetto alla convocazione d’urgenza del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
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