“La Calabria rappresenta una regione strategica per riportare al centro dell’agenda politica nazionale la grande questione meridionale ed europea. Negli ultimi mesi, siamo impegnati, in ogni territorio calabrese, porta a porta, in quella che riteniamo una battaglia di civiltà senza eguali: la scellerata riforma dell’Autonomia Differenziata. La stessa che, in assenza di risorse per garantire i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) e senza un chiaro piano organizzativo, rischia di minare dalle fondamenta i principi su cui si fonda la nostra Repubblica e di demolire decenni di sacrifici volti a rendere più competitive le regioni del Sud sia in Italia che in Europa. Azione difende con fermezza il principio costituzionale di un Paese unito, indivisibile e con eguali diritti e dignità per tutti”.
È quanto affermano Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, rispettivamente segretario e presidente di Azione Calabria, al termine della Direzione e Assemblea Regionale del partito tenutasi ieri (venerdì 20 settembre) presso la sede del coordinamento regionale di Vibo Valentia. Entrambi hanno sottolineato l’impegno continuo del partito a livello nazionale nel consolidare una coalizione di forze centriste, moderate, liberali e riformiste, mantenendo una chiara distanza da estremismi e populismi di ogni tipo.
Alla direzione regionale hanno partecipato tutti i dirigenti del partito delle cinque province calabresi. Tra gli interventi rilevati durante il dibattito assembleare, si segnalano quelli di Annita Vitale, segretaria cittadina di Lamezia; Domenico Leonardo, segretario cittadino di Siderno; Fernando Sinopoli, presidente provinciale di Azione Catanzaro, oltre a quelli di Angelo Prioli di Frascineto, Battista Benincasa di San Giovanni in Fiore e Salvatore Biondi di Isola Capo Rizzuto, membri della direzione regionale del partito.
Alla conclusione della Direzione e Assemblea Regionale, è stata decisa la chiusura del tesseramento per i congressi cittadini entro il prossimo 31 ottobre, al fine di svolgere i congressi entro il successivo 31 dicembre. Unanimità, infine, si è raggiunta anche sulla proposta al segretario nazionale Carlo Calenda di commissariare la segreteria provinciale di Crotone, a causa di gravi inadempienze e criticità legate alla figura del segretario provinciale.