“Mi auguro che il governo sappia trovare soluzioni a questo grido di dolore che stiamo lanciando oggi”. L’intervento del procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Catanzaro, si è concentrato sulla scarsa propensione dei magistrati a venire a lavorare in Calabria.
“Un esempio – ha detto Falvo – e quello della Procura europea che è stata soppressa perché nessuno ha fatto domanda”. Per quanto riguarda i fondi del Pnrr, Falvo ha sottolineato il fatto che “non si è pensato a un aumento di organico ma a soluzioni tampone”.
Il procuratore ha affrontato anche il tema del turn over alla luce dei problemi causati nel territorio di Vibo Valentia.
“Il Tribunale si trova in una situazione drammatica – ha detto – i giudici dovranno affrontare processi come Rinascita, Rinascita-Petrolmafie, e le ultime due mastodontiche operazioni degli ultimi giorni (Rinascita3 e Olimpo, ndr)”.
Falvo ha sottolineato le conseguenze di una giustizia sguarnita e con le armi spuntate:” Se la gente non potrà rivolgersi alla giustizia si rivolgerà al capo bastone di turno”. Il magistrato ha inoltre posto l’accento sulla necessità di “rivedere la geografia giudiziaria e pensare all’istituzione dei tribunali distrettuali”. Incentivi seri servono, secondo Falvo, per rendere più appetibile lavorare in Calabria.