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Maxi-sequestro di botti illegali al porto di Gioia Tauro: scoperte tonnellate di esplosivi nascosti in container diretti in Libia

Un ingente sequestro di botti illegali è stato effettuato nel porto di Gioia Tauro dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con la Guardia di Finanza. Negli ultimi due anni, le attività di controllo nell’area portuale hanno permesso di intercettare oltre 120 tonnellate di materiale esplodente privo delle necessarie autorizzazioni, prevenendo così gravi rischi per la sicurezza pubblica.

Il materiale sequestrato è stato rinvenuto in diversi container provenienti dalla Cina e destinati alla Libia. Sebbene la documentazione doganale indicasse la presenza di oggetti di vario tipo, le scansioni a raggi X e le successive ispezioni fisiche condotte dai funzionari doganali e dai militari della Guardia di Finanza hanno rivelato un vero e proprio arsenale di fuochi pirotecnici, abilmente occultati dietro un carico di copertura costituito da articoli in ceramica.

Vista l’elevata pericolosità della spedizione, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la distruzione del materiale. Le operazioni, particolarmente delicate, sono state affidate ai militari del X Centro Rifornimenti e Manutenzioni dell’Esercito Italiano di Napoli, specializzati nella gestione di ordigni esplosivi. Il brillamento è stato eseguito in un’area isolata del porto, scelta per garantire la massima sicurezza e il rispetto dell’ambiente circostante.

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