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“Regala Una Poesia – Stories”: a Reggio l’omaggio ad Alda Merini tra parole, follia e libertà

 Nella cornice intensa e raccolta dell’evento “Regala Una Poesia – Stories”, il pubblico si è lasciato trasportare, ieri sera, in un viaggio profondo nell’anima e nell’opera di Alda Merini, la poetessa dei Navigli, della follia, dell’amore assoluto.
L’iniziativa – che rientra nel ciclo “Stories”, dedicato a figure iconiche della letteratura e dell’arte – ha voluto raccontare non solo la vita della Merini, ma il suo modo autentico, a volte feroce, di abitare il mondo, i margini, e soprattutto la parola. Attraverso letture, riflessioni e testimonianze, il pubblico ha potuto entrare in contatto con una voce che ancora oggi brucia di verità e incanto.
L’atmosfera è stata resa ancora più suggestiva dalla presenza di Manipura Candele & Meditazione, che con i loro profumi hanno inebriato lo spazio e contribuito a creare un ambiente sensoriale coinvolgente, intimo e poetico.
A rendere l’omaggio ancora più vivo e visivo, sono stati i ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, che attraverso i loro disegni ispirati alla figura della Merini, hanno interpretato con la loro arte le sfumature più complesse e luminose della poetessa. Le loro opere hanno dialogato con le parole, restituendo un ritratto corale e vibrante.
Roberto Modafferi, ideatore del format, con al fianco CLEF STUDIO, Etimologia Magazine e Mille Miglia, ha saputo sintetizzare l’essenza indomita della poetessa in una frase potente:
“Tu non puoi. E invece io lo faccio lo stesso.”
Una dichiarazione che non è solo una citazione, ma un manifesto esistenziale. Un grido di sfida alla norma, alla censura sociale, ai limiti imposti dalla malattia o dalle convenzioni. È il cuore stesso della Merini che parla – quella sua irriducibile forza poetica e umana che non ha mai chiesto il permesso per essere.
Grazie alla partecipazione attenta e alla sensibilità del pubblico, l’evento si è trasformato in un momento collettivo di ascolto e riscoperta. Un incontro necessario con una donna che ha saputo trasformare il dolore in canto, la pazzia in visione, la solitudine in condivisione.
Grazie ad Alda, che ci insegna ancora a vivere in esilio dentro il cuore, ma con la forza di chi sceglie sempre la poesia.
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