Nella giornata di martedì scorso, durante un’operazione di controllo del territorio, il personale tecnico del Consorzio Acquedotto Vina, con il supporto operativo dei Carabinieri della locale stazione, ha scoperto, a Palmi, in località Malopasso, un allaccio abusivo alla rete idrica cittadina.
Nel corso di un altro intervento di controllo, sabato scorso, sempre a Palmi, in C.da Monte Terzo, con il supporto dei Carabinieri e della Polizia Locale, sono stati individuati altri tre allacci abusivi.
L’acqua sottratta illegalmente veniva utilizzata per irrigare terreni agricoli coltivati a pomodori, melanzane e altri ortaggi.
I rinvenimenti sono avvenuti a seguito di controlli incrociati sui consumi anomali registrati nella zona.
In tutti e quattro i casi gli accertamenti hanno portato alla scoperta di condutture realizzate clandestinamente, collegate direttamente alla rete dell’acquedotto comunale, eludendo completamente i dispositivi di misurazione e controllo.
Gli allacci, nascosti sotto uno spesso strato di terra e vegetazione, permettevano il prelievo continuativo di grandi quantità d’acqua, con danni economici significativi per il gestore del servizio idrico per l’uso illecito di una risorsa pubblica e con gravi disagi per gli altri utenti che registravano ripetutamente mancanza d’acqua nelle loro abitazioni.
I militari dell’Arma e gli agenti della Polizia Locale hanno proceduto a identificare i presunti responsabili, i quali dovranno rispondere di furto aggravato, reato punito, ai sensi degli artt. 624 e 625 cp, con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da € 927,00 ad € 1.500,00, oltre a dover risarcire il danno.
Il Sindaco Ranuccio ha espresso soddisfazione per l’esito dell’operazione e ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le forze dell’ordine nella tutela della rete idrica e della legalità: “L’acqua è un bene prezioso, da utilizzare in modo responsabile e secondo le regole. Ogni prelievo non autorizzato danneggia l’intera comunità.”
L’attività di repressione continuerà nei prossimi giorni nei distretti in cui si continuano a registrare consumi superiori a quelli rilevati complessivamente dai contatori installati presso le singole utenze.