“Le condizioni delle carceri italiane, per sovraffollamento e inadeguatezza delle strutture, restano difficili, spesso drammatiche. Queste condizioni spesso al limite del sopportabile per una civile convivenza tra detenuti, sfocia in eventi critici ed a un incremento di suicidi, gesti di autolesionismo e rivolte. Naturalmente anche a Reggio Calabria è presente il problema riguardante strutture fortemente inadeguate anche e soprattutto per i servitori dello stato che dentro questi edifici ci lavorano. I locali del Cedir di proprietà del comune messi a disposizione della polizia penitenziaria, che comprendono quattro celle per la sosta dei detenuti prima che accedano alle aule di giustizia sono inadeguati e malsani. C’è una forte presenza di umidità, non ci sono aeratori, con bagni pessimi e non rispondenti ad alcuna norma igienico sanitaria e quasi sempre guasti. La postazione adibita alle scorte è fatiscente priva di bagni per il personale e senza un sistema di climatizzazione. Il locale adibito alle scorte presso il tribunale di piazza castello è nelle stesse identiche condizioni, se non addirittura peggiori, è anche sprovvisto di telefono. Questo è ciò che l’amministrazione comunale di questa città mette a disposizione degli operatori delle forze dell’ordine, della polizia penitenziaria. Uomini e donne spesso sottoposti a turni massacranti che chiedono solo di avere condizioni dignitose per poter svolgere in modo adeguato il proprio lavoro. Solleviamo questo problema proprio perché la nostra delegata “area tematica polizia penitenziaria/carceri”, Amalia Turano, queste situazioni di grave disagio, insieme ai suoi colleghi a cui va tutta la nostra solidarietà ed il nostro supporto, purtroppo le vive in prima persona. È ora che questa incompetente maggioranza, che ha per 11 anni vissuto in stato comatoso, inizi ad occuparsi ed in modo adeguato, per i pochi mesi di vita amministrativa che le rimangono, ai problemi di Reggio e dei reggini”.
Così la coordinatrice FdI Reggio Calabria, Ersilia Cedro.