“Si avvicina la scadenza per richiedere l’ammissione al voto fuori sede. Entro il 4 maggio, studenti, lavoratrici e lavoratori, temporaneamente domiciliati in un Comune diverso da quello di iscrizione elettorale, potranno presentare apposita istanza per esercitare il proprio diritto di voto in occasione dei prossimi referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza.” – così in una nota il Segretario Generale CGIL Area Metropolitana Gregorio Pititto e Silvia Giandoriggio Portavoce Calabria Possibile.
I comitati referendari rivolgono un appello congiunto a tutte e tutti i cittadini fuorisede: non rinunciate a far sentire la vostra voce. Il voto è un diritto costituzionale, frutto di battaglie civili e democratiche, che va tutelato e reso accessibile anche a chi, per motivi di studio, lavoro o salute, vive temporaneamente lontano dalla propria residenza.
“La possibilità di votare fuori sede – aggiunge Silvia Giandoriggio – rappresenta un avanzamento importante, frutto di anni di mobilitazioni e di un crescente riconoscimento del principio di equità nell’accesso al voto. Ora è essenziale che questa opportunità sia conosciuta e utilizzata.”
Come presentare domanda:
Compilare l’apposito modulo disponibile sul sito del Ministero dell’Interno;
Allegare copia del documento di identità e un’attestazione del motivo del soggiorno temporaneo (contratto di lavoro, iscrizione universitaria, certificato medico);
Inviare la documentazione al proprio Comune di iscrizione elettorale tramite PEC o email ordinaria.
I comitati referendari sono impegnati attivamente nel garantire assistenza a coloro i quali intendono usufruire di questa possibilità attraverso sportelli informativi, supporto alla compilazione e canali dedicati.
“In un tempo in cui la partecipazione democratica rischia di essere compromessa da ostacoli logistici e disuguaglianze territoriali, – chiosa il Segretario Generale Gregorio Pititto – è fondamentale garantire a tutti il pieno esercizio del diritto di voto. Nessuna distanza può e deve tradursi in esclusione!”.