Si è svolta martedì 4 giugno, presso l’aula magna del Liceo Artistico Mattia Preti, la premiazione del contest lanciato dalla sezione ANPI Nilde Iotti per la realizzazione del logo rappresentativo della stessa.
Tra i vari elaborati pervenuti dagli studenti di III e IV A è stato selezionato il lavoro della studentessa Madonna Chiara.
Alla presenza del docente di grafica Enrico Strati, della Presidente della “Nilde Iotti” (Patrizia Gambardella) e del presidente della Commissione valutatrice (Filippo Sorgonà) sono state spiegate le motivazioni della scelta di questo logo rispetto ad altri (ritenuti tutti meritevoli); gli studenti coinvolti hanno assistito partecipando attivamente a questo confronto: sia da un punto di vista culturale che squisitamente tecnico.
La Presidente Patrizia Gambardella ha voluto ribadire l’importanza, oggi, di dedicare ad una grande donna e politica, quale la Iotti, questa nuova sezione; ricordandone il ruolo di prestigio sia nella Resistenza che dopo nella lunga e prestigiosa carriera politica spesa per i valori di libertà, giustizia sociale e diritti (in particolare delle donne).
“Indire un contest per un logo – ha dichiarato agli stessi studenti- è stato un modo per rendervi partecipi della storia di una figura che è un pilastro dei valori della nostra Costituzione; un modo creativo che parla il vostro linguaggio e rende attuali quelle battaglie“.
Il docente del corso di grafic, Enrico Strati, ha fatto descrivere e spiegare a ciascuno studente le ragioni della scelta artistica di quel logo e quale fosse stato il processo di realizzazione dello stesso; a dimostrazione di un lavoro meticoloso che viene sviluppato con le classi di questo indirizzo sia individualmente che in gruppo.
L’elaborato della vincitrice, Madonna Chiara, è stato selezionato per la migliore capacità di sintesi espressiva della figura della Iotti e dei valori di cui è portatrice.
I simboli sono importanti e valicano le soglie naturali di generazioni e cicli temporali per divenire, spesso, elementi identitari collettivi; il valore di un logo consiste nel fatto che può divenire iconografico.
Alla studentessa premiata è stato donato un buono di 100 euro da spendere in una libreria cittadina; altri due, rispettivamente di 30 euro ciascuno, anche agli autori di altri due lavori.
Anche la scelta di questa tipologia di premio sottende all’idea che solo la cultura può emanciparci e renderci consapevoli; dunque liberi.