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La pesca tradizionale dello Stretto è Presidio Slow Food

Nel mese di maggio, proprio nella giornata in cui si celebrava in tutta Italia lo “Slow Food Day”, è stata presentata ai cittadini la nascita del Presidio “Pesca tradizionale dello Stretto di Messina”. Un progetto culturale promosso dalla Condotta Slow Food Messina Aps e sostenuto dal Comune di Messina, che vede coinvolta anche la città di Reggio Calabria. Già da tempo infatti, il sindaco Basile e il sindaco Falcomatà hanno messo in campo un piano strategico comune per la promozione territoriale dell’area dello Stretto.

Alla presentazione era presente, su delega del sindaco Falcomatà, il consigliere comunale Giuseppe Giordano. “Riteniamo fondamentale aver partecipato all’incontro di oggi per confermare la sinergia tra le due istituzioni e per esprimere la gratitudine per il coinvolgimento di Reggio Calabria a questo progetto che si prefigge di salvaguardare una tradizione storico-culturale in uno scorcio di mare fra i più fragili e straordinari del Mediterraneo. Una sinergia tra Calabria e Sicilia che dev’essere consolidata guardando a obiettivi comuni e convergenti che creano un vero ponte tra le due città; non una infrastruttura fisica ma immateriale e solida che crea valore e fa comunità”. Queste le parole del consigliere Giordano durante il suo intervento al Monte di Pietà di Messina. Ancora “…un plauso a Slow Food per l’attenzione che rivolge al territorio, ma anche a tutti gli attori che operano in una logica di comunità.

Reggio Calabria parteciperà alle azioni successive di animazione territoriale sull’area reggina, cittadina e metropolitana, per rivitalizzare le piccole marinerie, con l’auspicio che ciò possa generare fiducia e speranza nella popolazione che la abita. La fiducia necessaria per garantire l’attivazione di un percorso di crescita comune sulle due rive dello Stretto”.

All’incontro, che si è svolto nel magnifico palazzo settecentesco di Messina, ha preso parte anche Michelangelo D’Ambrosio presidente di Slow Food Calabria.

Il Presidio Slow Food sulla pesca tradizionale dello Stretto di Messina è un passo fondamentale, importante, determinante per il destino comune di un’area che fa parte della nostra storia, del nostro presente e del nostro futuro.

Un laboratorio di comunità permanente che ha il dovere e il privilegio di progettare da un punto di vista sociale, politico e culturale su una delle aree più delicate e determinanti del Mediterraneo“.

Continua ancora D’Ambrosio “Non solo custodire le tecniche di pesca sostenibili e rispettose degli ecosistemi marini, ma mettere al centro il valore fondamentale delle relazioni, dell’educazione, della consapevolezza.

Ricercare e valorizzare la bellezza, quella profonda, non solo paesaggio ma sentimenti e felicità che devono e possono diventare economia e futuro“.

Non è un caso che sia stato presentato nella giornata in cui si promuove ovunque in Italia la nostra rete. La “rete” che è stata posata nel pezzo di mare che unisce Messina e Reggio, le cui maglie pescano idee e intessono relazioni“, dice Mariella Crucitti, fiduciaria di Slow Food Reggio Calabria, “…siamo perfettamente in sintonia con Nino Mostaccio e la Condotta di Messina che rappresenta. Per noi tutti che ci affacciamo su questo straordinario mare dello Stretto, è diventato prioritario salvaguardare il patrimonio culturale materiale e immateriale che ci unisce. Lo Stretto Slow dalle correnti sostenibili“.

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