“È in corso una importante fase di transizione del servizio idrico integrato verso la gestione unica regionale: una svolta -scrive l’USB Reggio Calabria in una nota – che potrebbe rappresentare il rilancio del settore ma che allo stesso tempo lascia aperti diversi quesiti e preoccupazioni per cittadini e amministrazioni comunali, ma anche per i lavoratori impiegati da anni nei servizi a conduzione privata e che oggi temono fortemente per il loro futuro.
È il caso ad esempio dei lavoratori della Idrorhegion, società affidataria del servizio di manutenzione degli impianti di depurazione e della rete fognaria nel territorio comunale, ai quali l’azienda ha comunicato la cessazione del contratto di appalto per il 31 gennaio 2024 e il licenziamento collettivo di tutto il personale. Cosa succederà a questi lavoratori l’1 febbraio? Chi subentrerà da quella data nella gestione di un servizio così importante? Sono quesiti che riguardano non solo i lavoratori ma tutta la cittadinanza reggina.
Le recenti dichiarazioni del Sindaco Falcomatà ben centrano gli obiettivi comuni, ossia la salvaguardia dei livelli occupazionali e la garanzia della qualità e della sostenibilità del servizio: è importante che tutti gli attori istituzionali e sociali in questa delicata fase remino tutti nella stessa direzione, per evitare che nessun lavoratore resti a casa e, soprattutto, che alla fine di questa transizione la cittadinanza si ritrovi con un ulteriore peggioramento della qualità dei servizi.
Come organizzazione sindacale – conclude l’USB – siamo pronti a dare il nostro contributo”.