La giunta comunale, nella seduta dell’11 agosto, ha approvato il DIP (Documento di Indirizzo alla Progettazione) per la realizzazione del parcheggio in via Mazzini, redatto e proposto all’esecutivo dal responsabile del settore lavori pubblici arch. Salvatore Foti all’esito di un attento lavoro di equipe dell’ufficio, per il costo complessivo di 535mila euro.
Si tratta di una delle due opere che la Città deve ancora realizzare con il finanziamento ottenuto con il Decreto di Emergenza Ambientale del 6 dicembre 2002, a seguito del quale veniva emanata l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3296 del 19 giugno 2003 relativa agli interventi urgenti da realizzare per l’attraversamento di Villa San Giovanni da parte dei mezzi leggeri e pesanti diretti e provenienti dalla Sicilia. Oltre al parcheggio di via Mazzini (intervento diretto al recupero e al miglioramento dell’area del centro cittadino e portuale), infatti, nel prossimo futuro, verrà attivata anche la procedura amministrativa per riprendere l’iter che dovrà portare alla progettazione esecutiva e alla realizzazione dell’autoporto a Castelluccio, l’unica vera soluzione per tenere i mezzi in attesa di imbarco fuori da Viale Italia.
I fondi residui del decreto (alla chiusura della contabilità speciale il 19 giugno 2016 e poi trasferiti al bilancio comunale) sono stati quantificati in 8.275.519,66 euro e su questa maggiore somma graverà la realizzazione del parcheggio multimodale di via Mazzini
Una storia lunga oltre 15 anni (la prima delibera di giunta come “Indirizzo all’Ufficio Tecnico per progettazione esecutiva ed atti consequenziali per realizzazione nuovo parcheggio ed area mercato settimanale in Via Mazzini” porta la data del 27 marzo 2007), fino a quando nel giugno 2021 l’allora esecutivo approva il progetto esecutivo e nel settembre dà anche il termine di fine 2021 per l’apertura del cantiere. Aggiudicazione dei lavori mai avvenuta, il 9 maggio 2023 questa maggioranza approva in giunta “atto di indirizzo al responsabile del settore LL.PP., Qualità Urbana e Ambientale per la progettazione e la predisposizione degli atti di gara per realizzazione di tutte le opere del Decreto di Emergenza Ambientale”, demandando all’architetto Foti” l’adozione di tutti gli atti necessari per il completamento e la realizzazione delle opere fondamentali per il superamento dell’emergenza ambientale, facendo gravare ovviamente l’onere finanziario sui fondi vincolati della contabilità Decreto Emergenza Ambientale.
In questi pochi mesi l’ufficio ha lavorato alla verifica della procedura amministrativa e all’analisi del precedente progetto, dal momento che “è decorso un notevole lasso temporale nel corso del quale si sono verificate sia rilevanti modifiche della normativa vigente che nuove e diverse esigenze funzionali connesse all’intervento in oggetto”, tanto da rendersi, appunto, “opportuna una rivisitazione degli indirizzi progettuali originari e dei successivi progetti predisposti”. Resta invariato in 535mila euro l’importo complessivo dell’intervento (già inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2021/2023): la soluzione progettuale proposta e deliberata dalla giunta individua i lavori da realizzare “nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti, nonché, il relativo costo previsto, sviluppando per la stessa un livello di definizione tale che ogni elemento è identificabile in forma, tipologia, qualità e dimensione”. Sul primo atto di progettazione, come sempre detto alla Città, si aprirà quel ‘dibattito pubblico’ normato dal nuovo codice soltanto per le opere prioritarie ma che quest’Amministrazione userà come modus operandi per un percorso costante di partecipazione: la comunità tutta sarà chiamata al confronto con i progettisti sull’idea progettuale che loro stessi presenteranno al fine di proporre adattamenti e/o modifiche, ovviamente tecnicamente al vaglio degli stessi progettisti.