Si terrà domani, lunedì 17 aprile, alle 18.30, alla chiesa di San Sebastiano al Crocefisso, celebrata da don Marco, assistente spirituale dei vigili, una messa in ricordo di Giuseppe Marino, il vigile reggino barbaramente ucciso nell’ adempimento del proprio dovere. A trenta anni di distanza da quel drammatico episodio, consumatosi sul Corso Garibaldi, in un giorno che sarebbe dovuto essere uno qualunque, la consapevolezza e il sentimento, che albergano dentro l’animo di tutti noi, è quella di una ferita sempre aperta. E, ciononostante alcune battaglie, nel tempo abbiano restituito la doverosa memoria di un cittadino che ha pagato con la vita, che è il prezzo più alto, il fatto di aver agito fino all’ultimo istante nell’ osservanza del proprio dovere. Sentimenti di riconoscimento, che hanno portato nel 2014, all’intitolazione del Comando della Polizia Municipale, a suo nome e a quello del collega Giuseppe Macheda.
Una grande battaglia, portata avanti, senza mai conoscere sosta o pausa, dal grande amico e collega, il vigile Domenico Porcino, che porta sempre con sé una foto di Marino, con il quale ha condiviso, sulla strada, l’importanza delle regole da osservare per una comunità più rispettosa. Il motivo della sua morte è legato ad un intervento sul territorio che avevano effettuato insieme qualche tempo prima.
“Ho lottato, – fa presente Porcino- affinché la Caserma fosse intitolata a lui. Ho stimolato diversi assessori, che man mano si sono succeduti, fino a quando la strada non è diventata in discesa, con il coinvolgimento di Domenica Zema, moglie del collega Giuseppe Macheda, anche lei con lo stesso dolore nel cuore, abbiamo potuto contare sul supporto delle associazioni, soprattutto di Libera. Sono davvero contento, – ammette Porcino- che oggi la Caserma si chiami Marino e Macheda “agenti caduti nell’adempimento del dovere, vittime della lo scorso anno”. Altro momento importante, di un ricordo che serve a restituire anima al territorio, è stata la cerimonia di intitolazione della via Ravagnese-Gallina a Giuseppe Marino.
Una memoria sempre viva, grazie anche all’iniziativa del sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, del sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, dei consiglieri e assessori di Palazzo San Giorgio, del comandante del Corpo di Polizia locale, Salvatore Zucco e dei vertici delle forze dell’ordine, della società civile e di alcune associazioni, che l’anno scorso, si sono ritrovati per rendere onore ad una persona per bene. Un momento emozionante, reso ancora più intenso dal gesto emblematico del sindaco Brunetti, che ha fatto indossare, per una occasione così speciale, la propria fascia, alla consigliera comunale Lavinia Marino, figlia del vigile urbano ucciso, facendole scoprire la targa in memoria del papà, che troppo presto è andato via.