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‘Ndrangheta stragista, prosegue requisitoria Lombardo: “I calabresi interpellati per salvare Aldo Moro”

Nel suo lungo intervento, il Procuratore generale, Giuseppe Lombardo, ha ribadito “come la ‘Ndrangheta sia stata coinvolta nel tentativo di salvare Aldo Moro”. Secondo quanto esposto dal rappresentante dell’accusa, “il capo scorta di Aldo Moro, Rocco Gentiluomo, originario di Santa Eufemia d’Aspromonte, scampo’ all’eccidio perche’ fu esentato dal servizio il giorno prima per decisione dei servizi di sicurezza, su richiesta dell’imprenditore boschivo Rocco Musolino, di Santo Stefano d’Aspromonte, morto incensurato nel suo letto”.

Rocco Musolino, insieme ad altre persone, fu coinvolto nell’omicidio del boss Giorgio De Stefano, avvenuto il 9 novembre del 1977 in localita’ ‘Acqua del Gallo’, in Aspromonte, in circostanze non ancora del tutto chiarite.

“Personaggio informatissimo e dalle relazioni riservate, Giorgio De Stefano – ha sottolineato il Procuratore Generale – oltreche’ legato ai progetti eversivi di Licio Gelli, aveva acquisito un potere enorme negli equilibri del sistema criminale italiano, un potere che lo aveva disallineato rispetto alle altre famiglie di ndrangheta”.

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