Si chiama “Caro diario……” Conoscere per accogliere, la nuova iniziativa culturale rivolta agli studenti e pensata dalla Fondazione Antonino Scopelliti in occasione di #CalabriaInCampus2023.
Si tratta di un workshop che durerà fino al 28 maggio, organizzato per raccontare la provincia reggina attraverso il linguaggio creativo della fotografia. L’evento è stato illustrato dal vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Domenica Galluso, la presidente della Fondazione, Rosanna Scopelliti, il direttore della Fondazione, Maria Cantone, il fotografo Michele Furci e il Prof. Massimo Monorchio, docente e curatore ABARC.
La manifestazione è promossa dalla Fondazione Antonino Scopelliti in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, con cui è stato rinnovato il protocollo di intesa, e con il fotografo Michele Furci, già voce autorevole delle attività artistiche della Fondazione.
Destinatari del progetto sono gli studenti dell’Accademia e quelli delle classi a indirizzo Grafica e Comunicazione dell’I.S.T.T. Panella- Vallauri, che metteranno in pratica le nozioni apprese da Furci e dai Proff. Dell’ABARC Massimo Monorchio, Davide Negro, Francesco Scialò e Fabrizio Sebastiani, sviluppando specifiche competenze tecniche in ambito fotografico.
Il macro tema è l’accoglienza, intesa come risultato di conoscenza, rispetto e valorizzazione dei confini geografici e umani, e rivelata attraverso una narrazione fotografica corale in cui gli studenti esprimeranno impressioni e avvenimenti personali utilizzando la forma propria del diario: la condivisione del proprio vissuto e dei propri luoghi, così da rassicurare e accogliere il diverso da sé.
Il workshop, seguendo la metodologia del learning by doing, si svolgerà in due momenti: la prima fase, concentrata su studio tecnico, creazione dei percorsi individuali e identificazione di una linea editoriale comune, e la seconda fase che prevede una full immersion di tre giorni dedicata alla scoperta del territorio. Durante la fase “immersiva”, i partecipanti avranno modo di raccontare l’area dello Stretto e l’area grecanica, oltre che scorci del centro storico cittadino.
Infine, i lavori realizzati dagli studenti confluiranno in una mostra fotografica che verrà presentata a Reggio Calabria il prossimo 9 agosto, ricorrenza della scomparsa del magistrato Scopelliti, unitamente alla pubblicazione di un volume dedicato al progetto.
<<L’edizione di quest’anno di CalabriaInCampus si caratterizza per via del tema dell’accoglienza – introduce Maria Cantone – è un tema che mette in campo l’impegno dei ragazzi che racconteranno, attraverso il linguaggio della fotografia, le bellezze del nostro territorio. È importante per noi questo tema perché raccoglie il senso del lavoro della fondazione Antonino Scopelliti, per la valorizzazione del territorio e per l’apertura nei confronti di tutti quei soggetti che sono diversi, intesi come stranieri, diversi interiormente, diversi fisicamente>>.
Il fotografo Michele Furci, parla del workshop dicendo “La mia idea è quella di portare i ragazzi a raccontare e costruire una sorta di diario dell’accoglienza, vorrei che loro riuscissero ad arrivare a raccontare i luoghi del proprio intimo, come tutti facciamo quando accogliamo qualcuno a casa nostra, li portiamo ad avere una situazione di agio. Vorrei che raccontassero la loro realtà>> e, aggiunge il prof. Monorchio: <<Abbiamo pensato di raccontare tutto attraverso la forma narrativa del diario, affinché gli studenti riescano a dare una rilettura della fotografia come qualcosa di intimo e, allo stesso tempo, condiviso. I nostri studenti si confronteranno con gli alunni della sezione Grafica dell’Istituto Panella, e sarà un momento formativo per tutti, a ogni livello>>.
Anche il vicedirettore dell’Accademia, Prof. Domenica Galluso fa un plauso all’iniziativa affermando: <<La collaborazione con la fondazione che ci dà la possibilità di incontrare il mondo della scuola per noi è fondamentale. Queste iniziative ci offrono la possibilità di poter far conoscere il nostro territorio, ricco di tanta bellezza>>.
Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione, conclude così: <<Conoscere e valorizzare il nostro territorio, riscoprire la nostra identità, riteniamo sia un utile strumento per contrastare ogni fenomeno di illegalità. Conoscere il bello diventa per noi tutti una missione, ancora più importante quando il mondo del sociale incontra quello dell’istruzione. Mi auguro che attraverso gli scatti fotografici si possano cogliere le tante bellezze che ci circondano e, perché no, anche quelle criticità che esistono e sulle quali dobbiamo incidere per poterle superare>>.