Riceviamo e pubblichiamo:
“Buonasera, da alcuni giorni i giornali e le TV locali parlano dell’ultima iniziativa del nostro caro sindaco Dott. Rosario Sergi, ossia trasformare i bunker della ‘ndrangheta in galleria d’arte.
Ora, a parte il fatto che nessun giornalista abbia osato chiedere al sindaco Dott. Rosario Sergi il perché non rispetta la sentenza della cassazione (che, riconoscendolo responsabile dello scioglimento del Comune di Platì per infiltrazioni mafiose, lo ha dichiarato incandidabile) e continua a fare il sindaco come se niente fosse, quello che abbiamo letto e visto ha del paradossale.
Anzitutto il luogo dove il nostro sindaco Dott. Rosario Sergi vorrebbe fare la galleria d’arte non è un bunker usato dagli ‘ndranghetisti ma è il “vallone mastro” dove vengono raccolte le acque reflue e fognarie. Dunque il sindaco Dott. Rosario Sergi vorrebbe portare gente a vedere la fogna di Platì? Immagino quanti pullman arriveranno!
Tra l’altro, i bunker usati dalla ‘ndrangheta collegano abitazioni private, sono cunicoli piuttosto stretti (dove fa fatica a passare una persona obesa, figuriamoci a fare un museo!) e soprattutto sono opere abusive e/o sotto sequestro!
Per fare la galleria d’arte ci sarebbero diversi immobili di proprietà del comune, alcuni di questi confiscati agli ‘ndranghetisti. Perché non farla lì la galleria d’arte?”.
Giannina Rossi