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Francesco Pisano (Polistena Futura): “L’onda lunga del Giustizialismo”

“Ha vinto l’astensionismo. Ha vinto anche la poca informazione sui quesiti referendari che avrebbero determinato forse anche una maggiore partecipazione con differenti posizionamenti sul SI o sul NO. Ha vinto la superficialità che ha portato tantissime persone a scrivere inesattezze e castronerie ineguagliabili”. Così afferma in una nota Francesco Pisano, capogruppo consiliare “Polistena “Futura”.

“Si è persa, naturalmente dal mio punto di vista, una grande occasione che avrebbe dato una scossa ad un sistema che comunque andava e va riformato in modo organico. A Polistena 1258 cittadini si sono recati a votare ed hanno espresso il loro voto. I dati dimostrano un certo discernimento dei cittadini polistenesi che passano da un 85,67% dei SI sul quesito riguardante la Separazione delle funzioni dei magistrati ad un 67,32% dei SI sul quesito riguardante la Legge Severino”.

“Un dato, comunque, incoraggiante – prosegue Pisano. Dispiace prendere atto della grave affermazione del signor sindaco di Polistena, dott. Michele Tripodi, che, nella giornata di ieri, ha affermato su facebook che “la ‘ndrangheta è seriamente mobilitata per andare ai seggi e votare SI al referendum” aggiungendo che sostiene questo in quanto a conoscenza “di fatti inequivocabili”. Dispiace vedere come un rappresentante delle istituzioni non perda occasione di accostare quanti in modo tranquillo e appassionato abbiano manifestato la propria opinione a sostegno, in questo caso, dei SI al referendum ad un’associazione a delinquere”.

“Ci aspettiamo che il comportamento del signor sindaco, – conclude la nota – dott. Michele Tripodi, sia consequenziale alle gravi affermazioni e che porti quei “fatti inequivocabili” a conoscenza della procura e delle autorità. Non vorremmo trovarci di fronte solo a gravi affermazioni figlie di quell’onda lunga di Giustizialismo sempre pronta a puntare il dito contro qualcuno senza poi essere sostenuta dai fatti. Non si può e non si deve “sparare nel mucchio”, questo dovrebbe valere per i magistrati così come per i rappresentanti delle istituzioni”.

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