Il tema è quello degli allevamenti sostenibili, legati alla storia, alle vie della transumanza, ma anche alla ripresa del lavoro di trasformazione delle carni, alla gastronomia locale, alle prospettive di sviluppo dei territori. A Locri, il 20 maggio, si è svolta una riunione fra i rappresentanti del GAL Terre Locridee, GAL Kroton, Università del Molise, ARA Calabria, Consorzio del Maiale Nero d’Aspromonte, APZ Calabria, per discutere e condividere un percorso di studio e ricerca sul maiale e sulla capra aspromontana, animali della tradizione locale, che possono ritornare ad essere centrali per la vita delle comunità, in una luce diversa, sviluppando le potenzialità del prodotto agroalimentare, della cura ambientale, del benessere animale, dell’antica cultura rurale.
L’introduzione del presidente del GAL Terre Locridee, Francesco Macrì, ha aperto i lavori, con riflessioni legate all’importanza della ricerca per arricchire le conoscenze e favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel settore, ancor di più avvicinando i giovani.
Il professore Giuseppe Maiorano dell’Università del Molise ha esposto i valori nutrizionali delle carni del maiale nero e sui benefici per i consumatori, oltre che evidenziare l’importanza di approfondire gli studi e darne adeguata diffusione all’esterno. Anche nel merito dell’allevamento della capra d’Aspromonte, ha descritto le potenzialità legate pur alle carni, ma anche al vello e al latte e alle sue trasformazioni.
Il presidente di ARA Calabria, Michele Colucci ha manifestato il suo entusiasmo per poter affrontare questi temi e ha ribadito la volontà dell’ente di sostenere percorsi nella direzione di una sempre più forte ripresa di questi allevamenti allo stato brado, che tanto beneficio hanno pure per l’ambiente e per le aree boschive in particolare.
Il presidente del GAL Kroton, Natale Carvello e il direttore del Consorzio del Maiale Nero d’Aspromonte, Francesco Barretta, hanno, a loro volta, evidenziato l’importanza di costituire un partenariato stabile sul territorio, con i soggetti presenti, al fine di avviare un processo di sviluppo nel settore, attraverso l’innalzamento delle qualità delle produzioni, la sensibilizzazione della gente verso forme di consumo più salutari e attente alla sostenibilità, l’ampliamento del mercato.
Il direttore del GAL Terre Locridee, Guido Mignolli, ha ricordato come da qualche anno il GAL promuova studi e analisi, insieme ad aziende del territorio e ad enti di ricerca, sul tema del comportamento degli animali allevati allo stato brado, con primi risultati riguardo alle caratteristiche delle carni in relazione al tipo di alimentazione. Ha illustrato pure il valore sociale ed economico legato alla ripresa di tradizioni dei luoghi intorno a questi allevamenti, quali la transumanza, che può rivestire elemento forte di attrazione del turismo culturale e ambientale.