Il 12 maggio u.s., si è tenuto a Melito di Porto Salvo un incontro pubblico su “Il diritto alla salute nell’Area Grecanica” organizzato dal Circolo di Melito di Porto Salvo del Partito Democratico. L’incontro era inserito nel percorso delle Agorà Democratiche, esperimenti di democrazia partecipativa organizzati dal Partito Democratico su scala nazionale.
I lavori sono stati introdotti e coordinati da Enzo Russo, segretario del citato Circolo, a cui sono seguiti gli interventi di Rubens Curia, portavoce di Comunità competente, Santo Monorchio, referente dell’Accordo quadro di programma Regione Calabria “Aree interne grecaniche”, Margherita Sergi, chimico già in servizio presso l’Ospedale di Melito di Porto Salvo, Antonio Morabito, segretario metropolitano del Partito Democratico di Reggio Calabria e Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico Calabria.
Nel corso dell’iniziativa ci sono stati poi altri interventi da parte dei partecipanti che hanno fornito contributi interessanti al dibattito.
Sulla base di quanto emerso dai diversi interventi è stata deliberata la seguente proposta per garantire in maniera adeguata il diritto alla salute a tutti i cittadini dell’area Grecanica.
Nell’immediato è necessario far funzionare in maniera ottimale i servizi territoriali esistenti garantendo la presenza del relativo personale, attivando i relativi percorsi assistenziali, in particolare istituendo le aggregazioni funzionali territoriali, c.d. AFT, già peraltro costituite in altre aziende sanitarie calabresi, e procedere alla pubblicazione dei bandi per le zone carenti di medicina generale e pediatria. Nel medio periodo si dovranno utilizzare appieno le risorse e le misure di cui alla missione 6 del PNRR, del Pon-Salute e dell’Accordo quadro di programma della Regione Calabria Area Interna grecanica, in corso di definizione. Con tali strumenti operativi sono previsti tutta una serie di interventi, quali ad esempio l’istituzione degli ospedali di comunità, delle case di comunità, la telemedicina, i servizi di emergenza urgenza e gli infermieri di comunità. Alcuni di questi interventi potrebbero essere da subito attivati, in particolare l’emergenza urgenza, per i quali è previsto l’acquisto di un’ambulanza e di due automediche, e gli infermieri di comunità. A tale riguardo, è necessario in tempi brevi organizzare un incontro operativo con gli attori principali dell’accordo di programma per verificare lo stato di attuazione e sollecitare i vari adempimenti. Si deve procedere, poi, ad un coordinamento degli interventi previsti nei citati strumenti operativi che in alcuni casi sono duplicati, ad esempio la telemedicina, per la quale nell’accordo quadro di programma Regione Calabria Area interna grecanica è previsto uno stanziamento di 1.220.000 euro, pervenendo a delle integrazioni e correzioni, peraltro stabilite nell’art. 6 del citato accordo quadro di programma.
È fondamentale per la buona riuscita dei vari progetti rispettare i tempi dell’utilizzo delle risorse previste.
Ai fini, poi, del buon funzionamento dei servizi territoriali sarà necessario, inoltre, per un territorio che presenta molte criticità, istituire il Distretto sanitario dell’area Grecanica. Tale strumento, infatti, previsto di norma per una popolazione di 100 mila abitanti, così come stabilito nel DM 71/2022, può essere istituito in territori con particolari caratteristiche orografiche, qual è certamente l’Area Grecanica, anche per una popolazione inferiore. Il distretto era presente, peraltro, nella bozza del piano aziendale dell’ASP di Reggio Calabria del 2020 sotto la denominazione Distretto della Magna Grecia.
Al fine di garantire adeguati livelli nell’erogazione delle prestazioni sanitarie nell’Area grecanica occorre effettuare al più presto interventi per l’Ospedale generale di Melito di Porto Salvo assicurando la piena funzionalità delle strutture ad oggi previste con l’immissione del personale sanitario necessario. In attesa, poi, di interventi più complessi bisogna potenziare il Pronto Soccorso anche a livello di diagnostica e realizzare almeno due posti di terapia subintensiva in modo da garantire un primo soccorso adeguato tenuto conto dei problemi di accesso agli altri pronto soccorso del territorio metropolitano. Sempre con riferimento all’Ospedale di Melito di Porto Salvo occorre chiedere al Commissario straordinario della Sanità calabrese di far rientrare lo stesso fra le strutture per le quali sono previste la digitalizzazione e l’assegnazione di nuove apparecchiature il cui acquisto è stabilito nella missione 6.2 del PNRR. È necessario, infine, prevedere che lo stesso ospedale confluisca nell’Azienda Ospedaliera G.O.M. di Reggio Calabria. Per realizzare quanto detto in precedenza e per evitare che anche gli investimenti previsti dal PNRR, dal PON SALUTE e dall’accordo di Programma Area Interna Grecanica diventino ulteriori cattedrali nel deserto, occorre dare attuazione al piano delle assunzioni di cui alla delibera del Commissario straordinario dell’ASP di Reggio Calabria n. 153 del 22 febbraio 2022. È necessario, infine, organizzare degli incontri con i commissari straordinari dell’ASP di Reggio Calabria e dell’azienda ospedaliera per rappresentare il contenuto di tale proposta e sollecitare le conseguenti attività.
Dagli interventi è emersa, poi, la raccomandazione che prima delle scelte di maggiore interesse, da parte della Regione o delle Aziende sanitarie venga attivato sul territorio un confronto con le associazioni che operano nel settore e che la conferenza dei sindaci svolga appieno il ruolo riconosciuto negli atti organizzativi delle aziende sanitarie. Infine, ma non ultimo, è importante che tutte le attività che dovranno essere realizzate siano improntate ai principi di correttezza, trasparenza e meritocrazia.
Lo si legge in un comunicato stampa del circolo PD di Melito di Porto Salvo.