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Seminario Internazionale in Sud America sui diritti dei condannati e sottoposti a procedimento penale alla Corte Superiore di Giustizia di Junín: l’esperienza di Crotone

Il 26 Agosto 2022 alle h 3 p.m. Perù – h. 22:00 Italia presso la Corte Superior De Justicia De Junín (Huancayo, Perù ) si è svolta la conferenza “ Derechos civiles de los condenados y procesados” che ha avuto come relatrice la Dott.ssa Elena Quarta Docente de la Escuela Superior de la Magistratura de Italia, Directora del Área “Derecho penitenciario” dell’Instituto Jurídico “Arte del derecho” de Lima. La Conferenza era rivolta a jueces y juezas, personal jurisdiccional, administrativo y secigristas de la CSJJU, operadores de justicia y pùblico en general.

La Dott.ssa Quarta – comunica in una nota – ha rivolto i saluti iniziali al Presidente de la Corte Superior de Justicia de Junín Dr. Luis Miguel Samaniego Cornelio , e ringraziato per il gentile invito il juez superior Dr. Edwin Ricardo Corrales Melgarejo, Presidente de la Comisión General de Capacitación y a tutta l’equipe organizzativa. Ha poi salutato la Dra Susan Carrera Túpac Yupanqui Jueza del Quinto Judzado Penal Especializado en Delitos de Corrupción de Funcionarios ( Panelista dell’evento) ed il Profesor Carlos Antonio Agurto Gonzáles che ha svolto la funzione di interprete nella fase delle domande finali.

La Dott.ssa Elena Quarta ha cercato in particolare di evidenziare l’attuazione del Principio di Umanità nell’esecuzione della pena in Italia e fil rouge dell’intero intervento sono stati l’encomiabile operato e gli insegnamenti dell’attuale Ministra di Giustizia Marta Cartabia, con riferimento anche il periodo in cui era Presidente della Corte Costituzionale. Nel corso dell’evento internazionale si è evidenziato che a tutela del detenuto alla supervisione da parte del Magistrato di Vigilanza si affianca la supervisione da parte della figura dei Garanti Nazionali e locali ed in particolare si è fatto riferimento alle dichiarazioni rilasciate alla Dott.ssa Quarta da parte del Garante dei detenuti di Crotone : “ Nell’ambito delle figure di garanzia, il Garante per i detenuti è un concetto questo di abbreviazione lessicale che  dovremmo chiamare più che altro autorità di garanzia indipendente sulla libertà personale. Riveste in particolare un ruolo di indipendenza e dal detenuto e dall’amministrazione penitenziaria e quindi consente di dare uno spazio all’indipendenza dei giudizi non tanto entrando nel merito delle controversie o delle situazioni giuridiche dei singoli privati della Libertà personale – siano essi nelle Carceri, nelle rems oppure ancora nei Centri governativi di prima accoglienza come i Cara o nei centri di identificazione a vario titolo-, ma più che altro è un’autorità di vigilanza che appunto ispeziona e rassicura nostro paese il rispetto del OPCAT ( Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura)  in ogni luogo di Restrizione della Libertà personale”.

La Dott.ssa Quarta – conclude la nota – ha poi precisato che il Garante dei detenuti di Crotone le ha evidenziato che è più corretto parlare di garanti della Libertà personale che dei singoli detenuti perché è molto più onnicomprensivo in quanto ci sono GARANTI che, per esempio, hanno delle competenze sull’aspetto del fenomeno migratorio come  il garante Nazionale e alcuni garanti regionali , mentre l’Avv Ferraro come Garante territoriale si occupa della Casa circondariale e delle Camere di ricovero presso l’ospedale civile di Crotone.

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