In data 20 luglio 2022, la Sorical provvedeva ad ultimare i lavori di rifacimento di un tratto della condotta idrica dell’Acquedotto Sambuco. Numerosi sono stati i disagi che ha dovuto subire una parte notevole della popolazione lametina. Oltre tre giorni senza acqua, proprio durante l’estate. Le difficoltà più ardue le hanno dovute sopportare alcuni residenti di via Sacerdote Andrea Vescio, zona martoriata dalle continue rotture della condotta in questione, i quali, hanno subito ingenti danni materiali, come la distruzione di una parte del loro giardino e del muro limitrofo la strada comunale. Inoltre, a tutto ciò bisogna aggiungere la mancanza di fornitura sia di luce che di gas che ha colpito le abitazioni predette, causata della presenza di sottoservizi in prossimità degli scavi per la riparazione del guasto idrico, quali ENEL ed ENI.
“A distanza di oltre 15 giorni purtroppo, devo constatare che i lavori di riempimento dello scavo e di ripristino dei danni subiti dai residenti presso le loro abitazioni non sono stati ultimati. Tutto ciò lascia senza parole, una situazione al limite dell’assurdo e del grottesco.” Afferma così il Consigliere Comunale di FdI, Antonio Lorena.
“Allo stato attuale, Sorical ha provveduto a ripristinare il servizio idrico riparando unicamente la condotta mediante la sostituzione di 30 metri della stessa. Enel ha ripristinato la fornitura servizio elettrico, ma, purtroppo, rimane sospesa quella del gas da parte di ENI.” Prosegue Lorena.
E ancora: “Ma vi è di più ad aggravare la situazione, ovvero, la presenza di eternit lasciati in loco da quando sono iniziati i lavori per la riparazione della condotta (dal 18 luglio). Tutto ciò non è degno di un Paese civile! Questa situazione va avanti da diversi anni, ed ancora chi di dovere, non è riuscito a garantire un dignitoso rimedio. Così non si può andare avanti.”
“Infine, mi appello a chi, per competenza e ruolo, debba risolvere i problemi e i gravi disagi che i cittadini di via “Sacerdote Andrea Vescio”, continuano a subire, chiedendo una urgente risposta, con gli interventi necessari per porre rimedio, finalmente, all’immobilismo e miopia di enti pubblici e privati, che hanno forse, pesato ancor di più, sulla già, vergognosa condizione di disagio e criticità, nella mancanza di servizi primari ed essenziali. Le mie parole, non siano da inquadrare in una sterile propaganda quanto, nel tentativo di mantenere alta l’attenzione su un’emergenza-urgenza che dormiente, continua a ledere la dignità dei cittadini.” Conclude così Lorena.