“Sorprende che una persona di lunga esperienza nel settore del sociale come Filippo Sestito sollevi dubbi e perplessità sulla Consulta delle Politiche Sociali e Qualità della Vita del Comune di Crotone.
A meno che, e lo rileviamo dalla firma del suo comunicato, si esprima più che da uomo dedito al sociale da uomo di parte, di parte politica intendiamo.
Ad ogni modo, per fugare i dubbi e le perplessità, dell’uno e dell’altro, a seconda della veste che voglia indossare, chiariamo che rispetto all’avviso pubblicato nello scorso dicembre, il Consiglio Comunale, riformando l’articolo 7 del Regolamento che disciplina la composizione della Consulta, ha inteso allargare la platea delle associazioni partecipanti, eliminando requisiti di accesso troppo restrittivi e agevolando il più possibile la partecipazione anche alle associazioni più giovani. L’obiettivo perseguito è stato quello di garantire la più ampia partecipazione democratica alle attività della consulta.
Tra l’altro l’avviso per la raccolta delle adesioni alla Consulta è un sempre aperto, pertanto le associazioni potranno aderire anche in un secondo momento. Il termine inizialmente fissato al 29/06/2022 è relativo solo al primo insediamento della Consulta.
Non riaprire il termine avrebbe comportato l’ingiusta preclusione, per le associazioni che in base al nuovo regolamento hanno titolo per aderire, a partecipare all’importante fase dell’insediamento, ivi compresa l’elezione del presidente.
Si è pensato quindi di riaprire il termine per consentire a tutti di partecipare alla vita della Consulta sin dai suoi primi atti.
Ovviamente, trattandosi di riapertura dell’avviso, per le associazioni che hanno già presentato la propria domanda di adesione non serve ripresentare la domanda.
Il senso della riapertura dell’avviso è infatti ampliare la partecipazione, non impedirla.
E’ chiaro che l’intento è di fare della Consult un luogo di confronto e di condivisione produttivo di idee costruttive per la comunità cittadina.
Crediamo che in nessuna città del mondo, e nella nostra in particolare dove la domanda del bisogno è altissima, ci sia qualcuno che possa avere “l’esclusiva del sociale”.
La possibilità di avere contributi, idee, proposte da tutti non può che far bene per dare risposte concrete ai cittadini.
L’apporto che possono dare associazioni ed enti, anche se di recente costituzione, non può che essere visto in senso positivo.
Ed allo stesso modo deve leggersi l’apporto che possono dare i consiglieri comunali.
Ricordo che la Consulta, lo dice la parola stessa, è un organo consultivo, non di gestione.
In una consulta non c’è nessun controllato così come non esiste nessun controllore ma a tutti viene garantita la possibilità di esprimere le proprie proposte e dare il proprio contributo.
E’ con questo spirito che deve approcciarsi chi intende dare il proprio contributo alla Consulta. Non ci sembra che l’esternazione di Filippo Sestito sia il miglior viatico per dare il proprio contributo a questo importante strumento, ma auspichiamo che i chiarimenti che abbiamo fornito possano essere motivo di riflessione per sua una migliore valutazione anche nel rispetto di chi ha deciso di far parte della Consulta con la volontà di contribuire alla crescita delle politiche sociali nella nostra città”.
Lo afferma in una nota Antonella Passalacqua, presidente III Commissione Consiliare.