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Coldiretti Calabria: il riconoscimento Igp per il finocchio di Isola Capo Rizzuto adesso richiede disponibilità idrica costante

La pubblicazione della domanda di registrazione del “Finocchio di Isola Capo Rizzuto IGP” sulla Gazzetta Ufficiale del 2 maggio u.s. è una tappa importante verso il riconoscimento definitivo – sottolinea Coldiretti Calabria – che rappresenta il giusto premio all’impegno di quanti hanno creduto e lavorato per un’iniziativa in grado di potenziare e arricchire il tessuto economico e produttivo locale. Questa ulteriore IGP accresce il già ricco paniere calabrese di prodotti con il marchio  comunitario e costituisce solo una delle conferme dei primati alimentari e della bontà delle nostre produzioni. Il riconoscimento di questa eccellenza valorizza come non mai il legame con il territorio, gratifica e da energie nuove  -continua Coldiretti  – alle comunità e  agricoltori dei comuni di Botricello e Belcastro nella provincia di Catanzaro e di Mesoraca, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Crotone, Rocca di Neto e Strongoli nella provincia di Crotone. “Adesso però- afferma Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – non possiamo cullarci sugli allori e bisogna accompagnare con scelte e misure adeguate questo riconoscimento per fare il bene dell’economia del territorio e quindi dell’impresa. Senza giri di parole Aceto va dritto al problema! La necessità di acqua per l’irrigazione costante e senza interruzioni deve essere una certezza perché solo questo permette di investire sul presente e futuro. E’ necessario anzi non più rinviabile, accompagnare l’impegno, l’attività e la caparbietà dei Consorzi di Bonifica di Crotone e Catanzaro che forniscono acqua per l’irrigazione mettendo mano una volta per tutte alla convenzione con “a2a” che deve garantire, con la guida della Regione Calabria, i rilasci nei tempi giusti e con le modalità collegate alla produzione di questo ortaggio. Tempi lunghi, incertezze, liturgie anacronistiche e intrecci pericolosi non possono essere più tollerati! Occorre subito procedere  – conclude Aceto – non  a spizzichi e bocconi ma in modo organico e ordinato per avere tempi definiti assumendo impegni realistici e mantenerli con l’obiettivo di risolvere le criticità”.

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