«Lo sviluppo della Calabria, necessario per restituire dignità a questa terra e fermare la piaga dell’emigrazione, passa da un serio processo di adeguamento infrastrutturale: solo così i territori potranno finalmente esprimere l’enorme potenziale che possiedono». Con questa premessa il leader di Italia del Meridione e neoconsigliere regionale, Orlandino Greco, apre il quadro delle priorità della nuova consiliatura.
Greco richiama l’attenzione su una ferita aperta: «Fra tutti i territori calabresi, l’Alto Tirreno cosentino – da Tortora a Cetraro – è tra i più penalizzati negli investimenti. Un tratto di costa straordinario, capace di accogliere quasi un milione di turisti ogni estate, che dopo il boom degli anni ’80 ha visto assottigliarsi opportunità e attrattività, favorendo una drammatica fuga di giovani».
Secondo il consigliere, la storica assenza di investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno continua a condizionare sviluppo e qualità della vita. Un dato, più di tutti, rende evidente il problema: «La Statale 18 è stata costruita nel 1929 e modernizzata solo a fine anni ’60. Da allora – in quasi 60 anni – gli unici interventi significativi sono stati gli autovelox, spesso perfino irregolari». Da qui l’appello: «È tempo di cambiare passo, garantendo accessibilità e sicurezza a un territorio che è un autentico scrigno di bellezze e cultura».
Le sei linee strategiche di intervento
Greco indica sei priorità su cui la nuova consiliatura dovrà impegnarsi in modo deciso e concreto:
1. Metropolitana di superficie Tortora–Lamezia Terme
Una linea moderna, sicura e sostenibile per ampliare l’offerta di mobilità e rendere più agevoli gli spostamenti da e per l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme.
2. Rete di porti turistici
«È incredibile – osserva – che fra Maratea e Cetraro non ci siano approdi nautici». La Regione dovrà individuare, insieme agli enti locali, le aree più idonee, tutelando la dinamica litoranea e adottando modelli di governance fondati sul partenariato pubblico-privato, così da attirare investimenti e innalzare la qualità dell’offerta turistica.
3. Campo da golf da 18 buche
Previsto tra Scalea, Santa Domenica Talao e San Nicola Arcella, sfrutterebbe i declivi naturali affacciati sul mare per un impianto paesaggisticamente unico. «In tutto il mondo – ricorda Greco – porti turistici, aeroporti e campi da golf lavorano insieme per attrarre turismo di qualità».
4. By-pass stradale della SS18 tra Cirella e San Nicola Arcella
L’attuale tracciato attraversa centri densamente abitati nel periodo estivo, con rischi e rallentamenti continui. Dopo 30 anni di discussioni, Greco chiede di riprendere e portare finalmente a compimento la variante, snellendo la mobilità e aumentando la sicurezza.
5. Adeguamento della statale Scalea-Mormanno
Un intervento decisivo per collegare rapidamente l’Alto Tirreno alla A2 e alla fascia ionica, oltre che per valorizzare due poli di straordinario interesse culturale e naturalistico: le Grotte del Romito e la valle del Lao.
6. Messa in servizio definitiva dell’aviosuperficie di Scalea
Considerata da Greco un tassello imprescindibile per completare l’offerta turistica di livello. La piena operatività consentirebbe l’arrivo di velivoli leggeri e turistici, rafforzerebbe i collegamenti con il resto del Paese e con il Mediterraneo, e incrementerebbe l’attrattività per investitori privati.
«L’aviosuperficie – sottolinea – deve diventare una porta d’ingresso moderna e stabile per chi sceglie il nostro territorio».
Greco chiude con una dichiarazione netta: «Lo sviluppo dell’Alto Tirreno Cosentino non è più rinviabile. Questa consiliatura ha il dovere di colmare ritardi storici e trasformare una delle aree più ricche di potenzialità in un vero motore di crescita per tutta la Calabria».
«Abbiamo davanti un’occasione che non possiamo permetterci di perdere: servono visione, investimenti mirati e la volontà politica di portare finalmente questo territorio al livello che merita».
