“Ho sempre sostenuto che le opere vanno giudicate, migliorate e realizzate per le opere stesse, non per l’impatto dei cantieri, temporaneo per definizione.
Per questa ragione l’Amministrazione ha combattuto senza sconti l’idea iniziale di un tracciato lungo, totalmente in rilevato e senza opere di mitigazione ed integrazione urbanistica, ottenendo la trasformazione da un progetto da poco di 300 milioni ad un’opera da oltre un miliardo.
Assodato questo concetto, alla luce della recente aggiudicazione dell’appalto integrato per la realizzazione della Sibari-Coserie, è necessario programmare le azioni politiche ed istituzionali per massimizzare l’impatto occupazionale dell’opera per il tempo del cantiere, dando respiro ad una economia piegata dalle scellerate scelte infrastrutturali degli ultimi decenni.
Il territorio non deve farsi trovare impreparato, altrimenti il rischio è che le società aggiudicatarie dei lavori usino qualsiasi pretesto per “importare” mano d’opera da altri cantieri rendendo le ricadute occupazionali reali per Corigliano-Rossano e Cassano All’Ionio minimali: non intendiamo consentirlo.
È necessario, dunque, attivare un tavolo istituzionale alla presenza di ANAS e delle Organizzazioni dei Lavoratori al fine di condividere una strategia comune ed avviare immediatamente un piano di formazione dei lavoratori che consentirà alle imprese aggiudicatarie di pescare a piene mani nelle comunità interessate. Sono certo che tale prospettiva sarà condivisa trasversalmente da tutti gli attori in campo”. Lo afferma in una dichiarazione il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
