La Procura della Repubblica di Paola, guidata dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza, con contestuale richiesta di convalida, dell’impianto comunale di depurazione delle acque reflue urbane di Verbicaro (CS), con scarico nel Torrente San Pietro, affluente del Fiume Abatemarco. “Il provvedimento – si legge in un comunicato della procura – trae origine da un’attivita’ di indagine che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati del legale rappresentante della societa’ che gestisce l’impianto”.
I reati ipotizzati rigardano l’avere omesso “consapevolmente il trattamento dei reflui provenienti dalla rete fognaria cittadina, determinandone lo scarico, non depurato e contenente corpi solidi di origine fecale, dapprima nel Torrente San Pietro, poi nel Fiume Abatemarco e infine in mare e l’avere, “con la medesima condotta omissiva, causato un deterioramento significativo e misurabile delle acque del Torrente San Pietro, del Fiume Abatemarco e delle acque marine prospicienti la foce, in violazione delle norme a tutela dell’ambiente. Le indagini, supportate da sopralluoghi tecnici e consulenze specialistiche, hanno accertato – rende noto la procura – gravi carenze sia strutturali e sia gestionali dell’impianto, con anomalie tali da compromettere la qualita’ e l’efficienza del processo depurativo.
Le risultanze hanno evidenziato un quadro di compromissione e deterioramento della matrice ambientale, con rischi concreti per la salute pubblica e l’incolumita’ dei bagnanti, soprattutto nel periodo estivo. Il sequestro preventivo d’urgenza si e’ reso necessario – scrive la procura – per impedire l’aggravamento e la prosecuzione del danno ambientale, evitando che la libera disponibilita’ dell’impianto da parte dell’indagato potesse costituire ulteriore pericolo”.