“Il caos che si è creato sulla questione del medico di base a Saracena è sintomatico di come la sanità calabrese e del nostro territorio sia ormai allo sbando. Arriva il nuovo medico che deve sostituire quello andato in pensione, ma di assistiti ne può prendere solo 1000 su 1500. Inizia la corsa all’ufficio competente per fare la scelta, una corsa contro il tempo, chi arriva prima alloggia, chi no si arrangia: deve scegliere ad occhi chiusi un medico nei paesi del circondario. Gli anziani, le persone fragili, chi non è automunito, manco a dirlo, sono i più penalizzati in questa situazione. Ormai, contano solo numeri e “numerini”, non il diritto alla salute. Il guaio è che tutto ciò si sta consumando nell’assenza di informazioni adeguate (non si sapeva che il nuovo medico non avrebbe potuto prendere più di mille assistiti?), i cittadini sono smarriti, non hanno punti di riferimento nelle istituzioni. Sindaci, amministratori locali, non possono certo risolvere i problemi di un sistema malato, ma informare correttamente i cittadini, supportali mettendo a disposizione uffici e servizi, prendere iniziative energiche, sì, possono e devono farlo. Significa “governare” un paese, una comunità. Ma ora il problema è trovare una soluzione nell’interesse dei cittadini. Bisogna dare una risposta a quanti sono rimasti fuori dalla lista degli assistiti. Si chiede all’Asp di fare tutto il possibile per rimediare questo disagio”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’opposizione consiliare di Saracena.