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Ferramonti porta testimonianze internati nelle scuole. Studenti Lucrezia Valle di Cosenza emozionati dal racconto di Ruth, che a 6 anni è passata dal campo a Tarsia

Un’infermeria con annessa farmacia, una scuola, un asilo, una biblioteca, un teatro, due sinagoghe, una cappella cattolica e un’altra greco-ortodossa, una fattoria agricola; formazione e vivacità culturale. Ha rappresentato un’eccezione – così come l’ha definita Ruth Hauben Foa, internata qui quando aveva 6 anni e aveva da poco preso a frequentare la prima elementare – rispetto agli altri lager e luoghi dell’orrore, Ferramonti, il più grande campo di concentramento per Ebrei in Italia.

 

IL RICORDO: NESSUNA VIOLENZA, MA SOLIDARIETÀ DELLA GENTE DEL POSTO 

Del periodo di internamento nel Campo di Tarsia, oggi Museo internazionale della Memoria e Marcatore Identitario Distintivo (MID) della Calabria, ricorda – lo ha detto oggi (mercoledì 29) incontrando gli studenti del Lucrezia della Valle di Cosenza – il viaggio in treno da Milano con la madre per raggiungere il padre internato a Tarsia; ricorda che i bambini potevano giocare liberamente fino al coprifuoco. Non conserva ricordi di violenza o traumi. Ricorda nitidamente, invece, la straordinaria solidarietà di cui la gente del posto è stata capace.

 

GIORNI MEMORIA, CONTINUANO EVENTI PROMOSSI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Inserito nel più ampio contenitore di eventi, contributi e riflessioni promossi dall’Amministrazione Comunale di Tarsia guidata dal Sindaco Roberto Ameruso, I GIORNI DELLA MEMORIA – INTERNAMENTO E R-ESISTENZA UMANA, l’evento ha fatto registrare, insieme alla testimonianza di Ruth Hauben Foa anche i contributi di Marco Cavallarin e Simonetta Heger, intervenuti sul percorso che dalle leggi antiebraiche ha portato prima con l’esclusione dei bambini ebrei dalle scuole italiane, alla realizzazione dei campi di concentramento e di quello della direttrice del Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia Teresina Ciliberti che ha sottolineato come sulla vivacità culturale che si respirava nel Campo di concentramento ci sia tanto ancora da dire e portare alla luce.

 


ATTRAVERSO TESTIMONIANZA VIVA SI CONSEGNA TESTIMONE MEMORIA

Coordinati da Umberto Filici del Comitato Tecnico Scientifico che ha ricordato il gesto degli internati che, dopo il bombardamento di Cosenza da parte degli Alleati, organizzarono un concerto benefico i cui proventi vennero donati alla popolazione bersagliata, sono intervenute anche la Dirigente scolastica Rossana Perri che ha sottolineato come iniziative come queste, con la presenza delle testimonianze dirette, in carne ed ossa, possano contribuire a trasmettere meglio dei supporti video, device e dispositivi vari, il testimone della memoria; e di Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza che ha sottolineato l’impegno del sodalizio nelle iniziative rivolte alle comunità scolastiche.

 

GIOVEDÌ 30 SI PRESENTERÀ CORTOMETRAGGIO REALIZZATO DAI BAMBINI

Gli eventi per I Giorni della Memoria continuano fino a sabato 1 febbraio. Domani, giovedì 30 gennaio, il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia ospiterà la presentazione del cortometraggio dedicato ai giochi psico-motori dei bambini internati a Ferramonti, realizzato dall’Istituto Comprensivo Terranova da Sibari, plesso scolastico di Tarsia. Coordinati da Vincenzo Barbati, Generale dell’Esercito italiano, interverranno con il Primo Cittadino Roberto Ameruso, il Dirigente scolastico Maria Letizia Belmonte, il Direttore del Museo Teresina Ciliberti e Roberto Cannizzaro, consigliere delegato alla cultura del Comune di Tarsia.

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