“La perdita di un giovane di soli 25 anni, caduto dal tetto di un fabbricato in una zona industriale periferica di Mandatoriccio, ci lascia sgomenti e profondamente addolorati”. Così Christian Demasi, segretario generale della Filca-Cisl Calabria, esprime il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari del giovane operaio morto in un incidente sul lavoro. “Questa ennesima morte sul lavoro, al di là di quanto emergerà dal lavoro degli inquirenti, non può e non deve essere archiviata come una fatalità. Le cadute dall’alto continuano a essere una delle principali cause di mortalità nei luoghi di lavoro, evidenziando come le norme sulla sicurezza siano ancora troppo spesso disattese, soprattutto nei piccoli cantieri e nelle realtà produttive meno strutturate”. Demasi richiama con forza la necessità di applicare rigorosamente i contratti collettivi nazionali di lavoro, che rappresentano uno strumento fondamentale per garantire la formazione e la sicurezza dei lavoratori. “La formazione non è un lusso o un costo da tagliare. È un diritto imprescindibile che va rispettato e potenziato, attraverso l’utilizzo degli enti di formazione e il coinvolgimento di tutte le parti sociali. Ogni lavoratore deve essere adeguatamente preparato ad affrontare i rischi legati alla propria attività quotidiana. Per questo serve un impegno concreto da parte delle istituzioni, delle imprese e degli organismi di controllo. È necessario intensificare i controlli e rafforzare le ispezioni nei luoghi di lavoro. Questi devono essere frequenti, mirati ed efficaci, ma anche educativi, per promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga tutti i soggetti del sistema produttivo”, conclude il segretario.
Infortuni: FILCA-CISL Calabria, “Ennesima morte sul lavoro, più controlli nei cantieri”
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