“La rinuncia di Baker Hughes all’investimento di 60 milioni nel porto di Corigliano Calabro è una pessima notizia, frutto purtroppo della grande incompetenza e dell’assenza di visione e strategia industriale della politica locale”. Così il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
“Le istituzioni locali, e in modo particolare il sindaco Stasi – aggiunge il sindacalista – hanno sottovalutato un aspetto cruciale per l’industria calabrese e lo sviluppo del territorio: il sito che la Baker Hughes intendeva realizzare in 12 mesi in Calabria avrebbe occupato oltre 200 addetti, più tutto l’indotto che si sarebbe venuto a creare, che avrebbero svolto attività di saldatura, verniciatura e montaggio dei moduli, ma anche di industrializzazione e ricerca operativa”.
“La Baker Hughes – sostiene Palombella – è una grande multinazionale con un buon livello di relazioni sindacali, con cui abbiamo definito ottime tutele economiche e normative per i dipendenti e che continuerà a investire nel sito di Vibo Valentia dove è presente da 60 anni. L’operazione di Corigliano era decisamente importante, perché da una parte avrebbe consolidato una realtà che è già un’eccellenza nell’industria in tutto il mondo, dall’altra avrebbe rafforzato la sua capacità di sviluppo investendo in un territorio, come la Calabria, che ha bisogno di lavoro e occupazione”.
“La classe dirigente politica locale – sottolinea il segretario generale della Uilm – ha continuato sugli errori del passato, ha scelto consapevolmente di non guardare al futuro e di non cogliere questa importante opportunità di sviluppo industriale per esclusivi fini elettorali. Per tutti questi motivi il sindaco Stasi farebbe bene a dimettersi permettendo al territorio di Corigliano-Rossano di cogliere un’opportunità che va nell’interesse di una comunità che ha un disperato bisogno di lavoro”.