A fare da contraltare alle inefficienze, alle contraddizioni ed alle anomalie che da tutti i punti di vista stanno emergendo e che continueranno a venire a galla nei prossimi mesi con la gestione Minò, c’è un metodo tutto interno alla maggioranza ed all’Esecutivo che invece risulta ben oleato, funzionante ed impeccabile. Ci riferiamo al Manuale Minò (versione più precisa, puntuale ed attuale dell’ex Manuale Cencelli della fu Prima Repubblica) utilizzato come unico vero ed insostituibile collante per tenere in equilibrio ed in sopravvivenza un’Amministrazione Comunale altrimenti in pezzi.
IL MANUALE MINÒ SUPERA L’EX MANUALE CENCELLI DELLA PRIMA REPUBBLICA
Per il Gruppo Consiliare de L’Alternativa C’è, questa, la sola chiave di lettura dell’azione quotidiana di una compagine di amici, di interessi, di conflitti e di parenti che, al netto delle deleghe formali distribuite ad assessori e delegati vari, non programma, non apre bocca, né muove un dito se non nella certezza di garantire orti e orticelli a tutti gli attori protagonisti, infischiandosene dell’interesse generale della comunità e delle sue prospettive.
IL SUPER-INCARICATO PAPÀ DELL’ASSESSORE AL CENTRO STORICO (DA CUI LATITA)
Perché è notorio che il ruolo dell’attuale assessore al centro storico (le cui idee, proposte, progetti e attività in merito sono sconosciute alla Città) era ambitissimo dall’attuale Presidente del Consiglio (la cui cugina è all’ufficio stampa e il marito della quale è stato rinnovato all’ufficio legale!) ma anche dal delegato al turismo (considerato nella maggioranza una scheggia impazzita da tenere sotto controllo!), entrambi presentissimi nel centro storico; sicuramente più presenti dell’assessore al ramo, sostituito però quanto a presenza e ad attività dal papà, pluri-incaricato di commesse comunali a 360 gradi.
IL PROTETTORE DELL’ASSESSORE CHE PERÒ VOLEVA FARE IL VICE SINDACO
Così come è notorio, tuttavia, che l’assessore al centro storico (il cui cognato è diventato uno dei vigili estivi) sta esattamente lì perché imposto dall’assessore ai lavori pubblici, suo parente e che a sua volta ambiva però a fare il vice sindaco; ruolo quest’ultimo ricoperto però da chi, interpretando alla lettera il Manuale Minò, non ha perso tempo a far assumere tutti i suoi parenti nella società che gestisce la raccolta dei rifiuti (salvo gli ingombranti che pare siano misteriosamente spariti da Cariati dopo la chiusura dell’isola ecologica!), risultando per il resto non pervenuto, come impegno, su ogni altro settore amministrativo di sua formale competenza.
MARITI E CUGINE SISTEMATE DAL PRESIDENTE. E L’ASSESSORE PRO-VASCELLERO
Certo, sull’assegnazione delle deleghe all’urbanistica e agli usi civici non poteva esserci dibattitto e confronto, attesa la patata bollentissima della tutela degli interessi del Villaggio Il Vascellero che condannato in via definitiva alla restituzione di terre e tasse non pagate che nessun ufficio comunale però reclama, ha rappresentato e continuerà a rappresentare una delle cambiali più importanti e condizionanti per la complessiva tenuta in equilibrio del cerchio magico di Minò e per la validità del suo manuale di accontentamento scientifico degli appetiti interni.
GLI APPALTI AI NIPOTI ACQUISITI DEL SINDACO CHE PUNTA ALL’UFFICIO TECNICO
Del resto lo stesso Sindaco Minò, autore insuperabile del Manuale in quanto sperimentatore diretto dei benefici da esso derivanti in almeno dieci anni di seria gavetta durante le passate amministrazioni comunali delle quali è stato attore co-protagonista causando peraltro i dissesti per i quali è stato anche condannato, pare si stia occupando con particolare attenzione sia dell’ufficio tecnico, sia di equilibri parentali attesi che un suo nipote acquisito, nonché cugino di primo grado di un consigliere di maggioranza, è diventato destinatario di continui appalti comunali, tra i quali quello per la pulizia della spiaggia per pochi spicci (78.000 euro), così come anche un altro nipote acquisito del sindaco, anch’egli destinatario di commesse dall’Amministrazione Comunale.