Non chiamatelo piccolo borgo: San Nicola Arcella è davvero la grande bellezza. Lo hanno detto gli ospiti di Iconic Film Festival che hanno passeggiato per le stradine del centro e si sono affacciati sulla terrazza dell’area belvedere all’ora del tramonto quando un sole arancione ha acceso di viola e di rosso il cielo. Una scenografia naturale perfetta per la rassegna dedicata al cinema promossa con il patrocinio e la collaborazione del comune di San Nicola Arcella, della Pro Loco e con il contributo della Fondazione Calabria Film Commission, la direzione artistica di Marcello Foti e l’organizzazione di Giada Falcone.
Ieri, sabato 3 agosto, la serata finale è stata una passerella di attori e registi, approdati in questo angolo di Tirreno cosentino per ricevere il Premio Arcella 2024. L’area belvedere, uno dei luoghi in cui nei giorni scorsi si sono tenuti incontri e proiezioni, era un mare di persone rimaste in piedi e sui gradini per vedere da vicino i personaggi che da sempre campeggiano sul piccolo e grande schermo. La soirée si è aperta con un omaggio al territorio: Flag e il suo presidente Gabriella Luciani hanno scelto di consegnare un premio a Fulvio Grosso, pescatore e memoria storica del luogo: il suo racconto e le immagini di una vita dedicata al mare restano un delicato ricordo.
Il presentatore Massimo Proietto insieme alla madrina del festival Miriam Galanti, splendida in abito lungo bianco con accessori
silver, hanno accolto sul palco i protagonisti della serata-evento che hanno ricevuto il premio realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco: una creazione-omaggio al territorio che, in ceramica e argento, racconta il mare, l’Arco Magno e il profumo dei cedri.
Maria Rosaria Mingione e Francesca Nozzolillo, attrice e sceneggiatrice del film “Girasoli” hanno svelato storia e retroscena del film proiettato durante il festival, ispirato ad una storia vera, ad una lettera trovata negli archivi di Santa Maria della Pietà, l’ex manicomio di Roma: un amore impossibile tra due giovani donne, nato in un reparto minorile del manicomio di Santa Teresa di Lisieux, negli anni ’60: “I girasoli – ha spiegato la Nozzolillo – erano quei pazienti a cui era consentito andare in giro da soli all’interno della struttura a cui, dunque, era riconosciuta una certa capacità di autogovernarsi”. Commozione e profonde riflessioni per il film premiato da Iconic Film Festival 2024.
Sul palco poi, Massimiliano Zanin e Aurora Giovinazzo, regista e attrice di “The Cage”, una storia di gabbie, ostacoli e sport. “Quel ruolo doveva essere mio – ha detto la giovane attrice, splendida in abito nero longuette con schiena
nude – perché la lotta mi ha sempre affascinato, sin da bambina. Invece ho iniziato a studiare balli caraibici, oggi competo nelle gare mondiali ma questo film poteva davvero realizzare uno dei miei desideri”!
Ricevono il Premio Arcella 2024 anche Marco Lollobrigida, vicedirettore Rai Sport, per il suo libro “Oro Rosa”, storie di donne e di sport, storie di quelle donne che ce l’hanno fatta a salire sul gradino più alto del podio nonostante ostacoli e difficoltà e Nicola Guaglianone, lo sceneggiatore che durante il festival ha tenuto una masterclass raccontando segreti del mestiere e tanta vita.
A incantare la platea, anche in occasione della soirée finale, i preziosi di Gerardo Sacco: in anteprima per San Nicola Arcella, il maestro orafo originario di Crotone ha portato sulla passerella un nuovo gioiello che rappresenta la tartaruga marina Caretta caretta, un progetto pensato insieme a Legambiente. Alla professionalità, all’amore per la sua terra e all’impegno che da sempre Sacco spende per fare dell’artigianato Made in Calabria un marchio in tutto il mondo, una rappresentazione della Croce Bizantina, premio offerto dalla Gioielleria Scintille.
Iconic Film Festival nasce sotto il segno della contaminazione delle arti per parlare di cinema attraverso sguardi e voci che vengono anche da altre dimensioni. Perciò, spazio sul palcoscenico anche alla musica sulle note di Pasquale Sculco, in arte “Carboidrati”, che ha fatto cantare la platea sulle note dei grandi cantautori italiani. Immancabile, l’omaggio a Rino Gaetano.
È il momento di Riccardo Scamarcio, l’attore attesissimo da uno stuolo di fan in fila davanti al backdrop di Iconic Film Festival per strappare un selfie. Ha riavvolto il nastro insieme al presentatore Massimo Proietto, raccontando momenti di svolta nella sua vita e nella carriera ed episodi esilaranti, come quando in viaggio con sua figlia, la piccola Emily, si fermò in un’area di servizio per chiedere ai benzinai in prestito il gabbiotto e fare una zoom call con Johnny Depp. La morte del padre, l’impegno sociale e i grandi nomi del nostro cinema, Scamarcio viaggia all’indietro e scherza sulle sue origini: “Sono nato ad Andria, è naturale che mi offrano parti in cui devo interpretare un poco di buono”! Coglie la battuta al balzo Paolo Conticini che, come in una staffetta tra star, prende il testimone di Riccardo e sale sul palco: “Il mio sogno, al contrario, è fare un delinquente, proprio i personaggi che affidano sempre a Scamarcio! Invece, spesso, sono un cascamorto, il sex symbol della situazione”. Dai panni di danzatore a “Ballando con le Stelle” a quelli di presentatore per “Cash or Trash”, Paolo condivide con un grande sorriso la sua storia, i ruoli che gli sono rimasti più cari, le amicizie costruite sul set: “Credevo fosse il mestiere più facile del mondo perché al primo provino mi presero subito, invece è un mestiere assurdo il nostro – dice l’attore – fatto sull’acqua, di tanti incastri, di persone che devi incontrare, di occasioni che si devono presentare”. Assurdo ma, per lui, il più bello del mondo.
Scende il sipario su Iconic Film Festival 2024 ma, ancora, nell’aria di San Nicola Arcella vibrano le emozioni che hanno accompagnato pubblico e protagonisti per quattro giorni al profumo di cinema e salsedine. La rassegna si è conclusa ma restano le storie e i ricordi pronti a farsi futuro: Iconic Film Festival dà appuntamento all’anno prossimo.