Ultimo ciak oggi al Castello Svevo di Cosenza per le riprese del film di Giulio Base “La versione di Giuda”. La lavorazione del film, prodotto da Agnus Dei Production, Minerva Pictures e Agresywna Banda sp z.o.o., con Rai Cinema e il sostegno della Calabria Film Commission, è terminata proprio con le scene girate nel Castello Normanno-Svevo di Cosenza, dopo quattro settimane di lavorazione in Calabria. Il Sindaco Franz Caruso ha voluto assistere personalmente ad alcune fasi conclusive della lavorazione del film, recandosi sul set, insieme alla consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza. In un momento di pausa, il primo cittadino si è piacevolmente intrattenuto sia con il regista Giulio Base, favorevolmente colpito dalla città di Cosenza, dal suo centro storico e dal MAB (Museo all’aperto Bilotti), definito dallo stesso regista veramente un unicum nel panorama nazionale, ma anche con l’attore Darko Peric, autentica star della serie televisiva “La casa di carta”. Questa mattina il Sindaco Franz Caruso ha poi incontrato il grande regista e attore americano Abel Ferrara che nel film di Giulio Base ha regalato un suo splendido cameo. Anche in questo caso Franz Caruso ha scambiato qualche battuta scherzosa con Abel Ferrara, autore di film di culto come “Il cattivo tenente”, “Occhi di serpente” e “The addiction”, ma anche di “China girl”, “King of New York” e “Pasolini”, sulle ultime ore di vita del grande poeta e regista. “Siamo particolarmente lieti del fatto che Cosenza, con il suo centro storico e le sue eccellenze monumentali – e il Castello Svevo è una di queste – stia diventando a tutti gli effetti un set cinematografico- ha detto Franz Caruso. Con quella del regista Giulio Base – ha proseguito il primo cittadino – siamo alla sesta o settima produzione che in meno di un anno viene ambientata nella nostra città. Nel caso del film “La versione di Giuda”, siamo di fronte ad una produzione di particolare spessore con un cast di autentiche star internazionali (oltre ad Abel Ferrara e a Darko Peric il cast del film annovera anche Rupert Everett e John Savage, che nei giorni scorsi sono stati anche a Cosenza, nonostante le scene che li hanno direttamente riguardati siano state girate in altre locations della Calabria). Il fatto che produzioni come quella de “La versione di Giuda” decidano di scegliere la Calabria e la città di Cosenza – ha sottolineato ancora Franz Caruso – è oltremodo significativo e da salutare con particolare favore, sia perché il cinema rappresenta un formidabile strumento di marketing territoriale, capace di veicolare l’attrattività turistica dei luoghi dove si ambientano le storie, e sia perché movimenta un indotto economico non da poco, dando anche la possibilità a tanti attori, figuranti, semplici comparse e maestranze autoctone, con il sogno del cinema nel cassetto, di poter lavorare e di partecipare direttamente alla nascita di un film”. Il Sindaco ha infine preso parte al brindisi conclusivo con il quale il regista Giulio Base, con la troupe al completo, ha voluto suggellare al Castello Svevo la fine della lavorazione del film che ha potuto contare sul patrocinio del Comune di Cosenza che ha concesso alla produzione gli spazi dello stesso Castello, trasformato in un set cinematografico. Al Castello sono stati, infatti, ricostruiti gli ambienti del tempo di Gesù e di Giuda, figura centrale del film che ne ripercorre la vita, evolutasi tra disagi, sofferenze e violenza, fino alla straziante scelta del tradimento. Giunge la fatidica ultima cena e i fatti della passione che conosciamo, ma il Vangelo secondo Giuda è diverso. È una lunga confessione straziante. Lui si sente uno strumento fondamentale perché si adempia la Scrittura, ma deve trasformarsi in uno dei peggiori malvagi di sempre, seppur sia fra i più generosi: infatti dona la sua vita. Tradisce Gesù condannando sé stesso alla dannazione purché si compia ciò che è scritto. Di tutti gli apostoli Giuda è l’unico a morire con Gesù. Dopo la fine della lavorazione a Cosenza, il film passerà attraverso la fase del montaggio per essere, prima dell’uscita nelle sale, selezionato per uno dei Festival più importanti del cinema.
Al set cosentino de “La versione di Giuda” dedicherà un servizio Pino Gagliardi, giornalista della rivista specializzata Ciak, originario di Corigliano Calabro, che era presente alle battute conclusive della lavorazione.